Novità solo apparente, perchè Maite Carpio (un cognome - dal latinorum: Carpere - che sta diventando un programma) in un CdA di Fondazione lirica italiana c'è già stata come Bulgari. All' Opera di Roma, dal 2011, per designazione di Alemanno, in rappresentanza di Roma Capitale, che così si giustificò: "per noi è un onore ed anche un VALORE aggiunto"). Lo condividerebbe anche Franceschini, se richesto.
Cosa voleva dire Alemanno ci aiutò a capirlo, anni fa, un nostro carissimo amico, defunto purtroppo anzitempo. Ci disse che Maccamico, segretario generale del Quirinale, gli aveva chiesto la cortesia di far parte del CdA del CIDIM, in sua vece. Lui aveva risposto che aveva già molto da fare. Maccanico non volle sentir ragione, tanto lui non ci sarebbe mai andato anche perchè non ci capiva nulla del CIDIM, pur essendo un grande appassionato di musica. E allora perchè? Al CIDIM serviva per pavoneggiarsi e, semmai, in caso id necessità, per sfruttare la sua posizione dirigenziale presso la Presidenza della Repubblica. Nel caso di Maite Carpio, senza nulla togliere alla sua bravura manageriale ed intelligenza, anche un cieco vede che interessano soprattutto i soldi di Paolo Bulgari. Nulla di male. Allora, meglio chiamare proprio il più diretto 'interessante' per il CdA milanese, Paolo Bulgari.
A Milano, a differenza di ciò che accadde a Roma con Alemanno, Maite Bulgari va in rappresentanza del Ministero dei Beni Culturali, per volontà di Franceschini, nel cui partito, il PD, dopo l'incarico alemanniano - del quale nessuno ricorda alcunchè - venne cooptata dal 2017, entrando a far parte della 'direzione' dei 208 - giovani e forti - voluti da Renzi, allora segretario, come supporto in ogni senso. Allora si disse che Renzi stava anche pensando di candidarla alle politiche; e sui social si lesse del : PD partito dei 'poteri forti', dove il riferimento, chiarissimo, era al marito, Paolo Bulgari, presidente della omonima maison di gioielli, anche dopo la vendita al magnate francese Arnault, dalla quale si sperava (e si spera sempre) di spillare non gioielli, ma qualche opera di bene 'economico' (che poi era la stessa ragione della nomina nel CdA dell'Opera di Roma). Qualche giornale ha scritto che la nomina di Maite Bulgari alla Scala è un'contentino' per Renzi.
Maite Bulgari che ora scala il teatro milanese, dopo l'Opera di Roma, ha un passato che con la musica c'entra poco; perchè s'è svolto e si svolge prevalentemente nei campi del mecenatismo, della produzione cinematografica e tv, nel giornalismo e nelle opere pie.
Quello per la musica è un interesse indotto ed indiretto, per via della sua nuova famiglia. In breve. L'appassionato di musica non è suo marito, Paolo, ma suo cognato Nicola, il fratello più giovane di Paolo. Il quale si è preso una cotta per Tony Pappano, che secondo lui è il più grande direttore vivente ( Io lo so bene, e lo dimostrò quando acquistò un bel numero della mia biografia del direttore, suggerendomi anche di tradurla in inglese ecc... ec...)
Tale cotta lo ha spinto a donare alla Accademia di Santa Cecilia, lui e suo fratello Paolo, nel 2013 la bella somma di 1.200.000 Euro in un triennio, donazione che ha fruttato a Nicola un posto anche nel Consiglio di Amministrazione dell'Accademia.
Come conseguenza diretta di questa forte amicizia e della sostanziosa donazione, Paolo e Nicola sono diventati soci fondatori dei Mecenati di Santa Cecilia, nel cui consesso siede naturalmente anche Maite.
Dimenticavamo che sempre Maite Bulgari ha prodotto ( Anthos) una storia dell'Opera - L'OPERA ITALIANA- vbenduta con La repubblica e vista su Rai 5, ingaggiando Elio, quello delle Storie Tese, come narratore; dall'operazione si è avuta conferma come la produttrice sia del tutto estranea all'opera. Ma a Milano potrebbe impegnarsi, acquistare competenza e fare meglio.
Dicevamo che la carriera professionale di Maite Carpio si è sviluppata soprattutto in altri settori che tenteremo di illustrare, sperando che lo spazio concessoci da questo nostro blog, sia sufficiente a contenerne gesta e vanti.
Maite, appena insediatasi a Roma, e dopo aver sposato Paolo Bulgari, fonda 'ANTHOS' Produzioni per agire in campo cinematografico e televisivo. Con questa sua casa di produzione realizza film e documentari, riguardanti i settori del cinema ( Fellini, Vanzina ecc...) e della religione ( Mons. Romero, Papa Bergoglio), questi ultimi visti in tv ( La Storia siamo NOI). C'è anche un accordo con Leone Film per produzioni nel settore delle fiction.
Fonda un'altra casa di produzione : GARBO, con la quale intende entrare nel settore della fiction, nel quale crediamo non abbia prodotto ancora nulla, ma produrrà.
Pochi anni fa ha acquistato il 10% ( sborsando 6.000.000 di Euro) della LEONE FILM, di cui è Vice Presidente.
E' nel Consiglio di amministrazione di CINECITTA'- ISTITUTO LUCE.
Nel settore del giornalismo, ha fondato con Mario Sechi il quotidiano online LIST.
Il settore del mecenatismo, anche a fini umanitari, è quello in cui Maite Carpio Bulgari è anche impegnata.
Cominciamo con l'AGENDA SANT'EGIDIO che lei ha fondato e presiede, con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere progetti umanitari della omonima 'comunità' cattolica.
C'è poi DIGITA VATICANA, da lei fondata e presieduta, a sostegno del progetto di digitalizzazione dell'intera Biblioteca vaticana.
Ha fondato ed è presidente dei MECENATI della GALLERIA BORGHESE che collabora con il prestigioso museo romano ( in una delle prime sortite della associazione fece discutere la sistemazione del catering che mise in pericolo proprio alcuni pezzi pregiati della galleria, all'esterno della stessa, a Villa Borghese).
E' Membro dei MECENATI dell'ACCADEMIA DI SANTA CECILIA, di cui i Fratelli Bulgari sono soci 'fondatori'.
E' membro, e lo è anche suo marito Paolo, dell'Associazione MECENATI dell'OPERA di ROMA. A tale loro presenza si deve il premio di 20.000 Euro ( !!!) dato al vincitore di un concorso di composizione bandito dal teatro. Tale somma fu messa assieme dalle donazioni, oltre che della coppia di mecenati Carpio-Bulgari, anche da ENI e Deutsche Bank ( 7.000 Euro scarsi a cranio?).
Il resto al prossimo capitolo, perché - ne siamo certi - Lei a Milano non ci va solo per scaldare la poltrona della Scala.
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I giornali questi giorni tacciono - perchè?- della presenza di Maite Bulgari nel CdA dell'Opera di Roma, per volere di Alemanno (!!!), nel 2011, mentre ora entra in quello della Scala, per volontà di Franceschini (Renzi)
Di Maite Bulgari, al momento della sua nomina nel CdA di Cinecittà - Ist.Luce, nel 2014, per volontà di Franceschini, rammentando la sua presenza nel CdA del Teatro dell'Opera, nel 201, per volontà di Alemanno, questo scriveva Angelo Zaccone Teodosi, presidente Istituto Italiano per l'industria culturale:
"Di
Maite Carpio (moglie di Paolo
Bulgari,
Presidente dell’omonimo Gruppo, la cui maggioranza è stata ceduta
nel 2011 a Louis
Vuitton Moët Hennessy – Lvmh,...),
si leggeva in occasione della sua cooptazione, nel luglio 2011, nel
Cda del disastrato Teatro
dell’Opera di
Roma da parte dell’allora Sindaco Gianni
Alemanno (trattasi
allora forse di nomina… “bi-partisan”?!): “giornalista,
regista, autrice e produttrice, Carpio Bulgari è nata a Madrid nel
1967, ed è laureata in Scienze della Comunicazione e in Filosofia,
specializzata in Storia ed Estetica Cinematografica e dottore di
ricerca in Filosofia”.
Memorabile
una sua intervista, nella quale dichiara: “Io
credo che gli angeli esistano. Assolutamente” (così
in “I
miracoli degli angeli”, di
Anna Fermi, Piemme, 2013). Maite Carpio in Bulgari, nel maggio
scorso, ha presentato a Roma all’Ara Pacis il documentario “Papa
Bergoglio”, sulla
vita di Francesco prima che divenisse pontefice, prodotto
dalla Anthos
Produzioni (fondata
nel 2003 dalla stessa Maite), in collaborazione con l’italiana Rai e
l’argentina Telefé.
Presenti tra gli altri Ferdinando
Casini, Marisela
Federici ed
il dinamico direttore della gesuitica “Civiltà
Cattolica”, Padre
Antonio Spadaro…
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