mercoledì 12 febbraio 2020

Il Coronavirus rallenta? speriamo sia così (da LA REPUBBLICA, di Filippo Santelli)

Sembra rallentare l’epidemia di Coronavirus, almeno stando ai numeri diffusi mercoledì mattina dalle autorità cinesi. La cifra dei nuovi contagi confermati nel Paese, 2.015, è la più bassa dallo scorso 31 gennaio, in discesa ormai da quasi una settimana. I nuovi decessi sono 97 e portano il totale a 1.115, ma per la prima volta da diversi giorni anche questo dato scende. Non siamo ancora al picco dell’epidemia, il numero totale di casi infatti continua a salire. 

Eppure si comincia a ipotizzare che l’apice sia vicino. I mercati finanziari hanno fretta di arrivarci: oggi le Borse asiatiche hanno chiuso tutte in territorio positivo, spinte proprio dai numeri incoraggianti. Ma gli scienziati, decisamente più affidabili in materia, sono divisi e in generale più prudenti. Zhong Nanshan, l’epidemiologo 83enne che il governo ha chiamato come consulente speciale, gloria nazionale per il lavoro in prima linea contro la Sars, ha detto a Reuters che il picco potrebbe essere raggiunto tra la metà e la fine di febbraio, e che spera di veder rientrare la crisi «verso aprile». Brendan Murphy, Chief Medical Officer australiano, ritiene invece che sia prematuro fare delle valutazioni e che l’unica cosa da fare sia continuare a seguire i dati giorni per giorno.

Di certo siamo nel momento decisivo per il contenimento del coronavirus. Stando ai numeri diffusi dalle autorità di Pechino, e considerati affidabili dall’Organizzazione mondiale della sanità, la quarantena sempre più stringente nello Hubei e i blocchi più o meno pesanti nel resto del Paese starebbero mostrando dei risultati. 

I nuovi casi confermati scendono sia nella provincia del primo focolaio che nelle altre. Allo stesso tempo, le restrizioni stanno complicando parecchio la riapertura delle aziende, visto che molti lavoratori sono bloccati lontano dalle proprie città o costretti a stare a casa in quarantena. Restano anche pesanti limitazioni ai trasporti, di persone e di merci. Il presidente Xi Jinping, dopo aver ribadito che la lotta al virus è la priorità assoluta, ha anche riconosciuto che misure troppo rigide rischiano di danneggiare l’economia. Molte piccole e medie imprese non possono resistere a lungo chiuse, dunque ora il messaggio ai funzionali locali è di non esagerare. Ma il rischio opposto, allentando la stretta, è di riaprire nuovamente la strada al contagio...

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