"Alla prima riunione del Consiglio di amministrazione del teatro milanese "sono venuti tutti i consiglieri, a parte la signora Bulgari che era in collegamento telefonico" ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
E' una spiegazione? Con quale giustificazione valida per la riunione di insediamento?
La spiegazione a Beppe Sala gliela danno le pagine 'romane' del Corriere della Sera di oggi.
Dove la signora Carpio Bulgari appare fotografata, da posata e non colta di sorpresa, bene evidente e con tanto di didascalia, al fianco del celebre artista cinese dissidente, Ai Weiwei, nel foyer del Teatro dell'Opera di Roma, alla prima dell'Onieghin di Ciaikovskij: alla intraprendente produttrice cine tv interessa e serve (?) più Ai Weiwei che la Scala.
Affronto, mancanza di riguardo, e pubblica offesa al nome della Scala. E Sala dovrebbe reagire, sanzionandola; meglio facendola decadere dall'incarico anche per riguardo a chi l'aveva nominata, senza che avesse diritto e meriti da vantare. E, per questo, anche chi l'ha nominata dovrebbe riflettere e fare 'mea culpa'.
Affronto analogo, ai danni ancora della Scala, fece l'allora Ministra della Cultura, Giovanna Melandri, oggi al vertice del MAXXI di Roma, che snobbò una inaugurazione di stagione della Scala, restando a Roma, per partecipare ad una cena all'Hilton, di non so quale compagnia.
Quell'affronto e sgarbo istituzionale non è bastato alla Scala, se ancora oggi ne tollera un altro, diverso ma di identica gravità, e sempre ai suoi danni.
Ma ciò accadde e accade tuttora perchè chi governa manca di senso e sensibilità istituzionali.
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