"Se la situazione rimane come quella attuale, quindi con un bassissimo numero di casi importati, nel giro delle prossime 3 settimane, le persone infette guariranno e quindi potrebbero non esserci più casi di virus". Lo ha detto all'AGI Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia, commentando l'andamento dei contagi dal nuovo coronavirus. "L'epidemia potrebbe quindi spegnersi nelle prossime settimane, anche se probabilmente ci vorrà del tempo prima che nella zona più colpita, cioè nella città di Wuhan e in generale nella provincia di Hubei, non si registrino più casi" spiega.
"La speranza comunque è sempre che con il progredire della stagione l'infettività del virus, similmente alla Sars, possa diminuire e che quindi l'epidemia possa spegnersi anche spontaneamente nel giro di un paio di mesi" sottolinea Maga, secondo il quale ci sono due dati positivi emersi in questi ultimi due giorni: "innanzitutto il numero dei contagi, cioè l'incremento giornaliero percentuale di nuovi casi sta declinando negli ultimi giorni. Questo indica che le misure di contenimento, anche nell'epicentro dell'epidemia, stanno funzionando", dice l'esperto. Il secondo dato positivo, prosegue, è che "c'è sempre un aumento del numero delle persone che vengono dimesse dagli ospedali perché guarite".
"Anche il primo serio studio epidemiologico pubblicato dal Centro cinese per il controllo delle malattie su una rivista scientifica conferma che l'80 per cento circa degli infetti - continua - sviluppa solo sintomi lievi e soltanto una piccola frazione, inferiore al 10 per cento può avere complicanze molto gravi laddove circa il 15-20 per cento circa delle persone infette può sviluppare una polmonite che però si risolve senza gravi conseguenze. È chiaro che le persone più a rischio sono quelle anziane e/o quelle con patologie preesistenti che, in caso di complicanze, hanno un rischio di letalità superiore a quello delle persone sane". Maga trae quindi le conclusioni: "Il virus è infettivo, causa in una percentuale significativa delle polmoniti, ma l'esito finale nell'assoluta maggioranza delle persone è benigno. Cioè le persone guariscono".
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