domenica 16 febbraio 2020

Festival Puccini. Battistelli al vertice, Veronesi retroceso. Le loro dichiarazioni programmatiche, al momento dell'insediamento, sono un capolavoro

Giorgio Battistelli 
Ringrazio la presidente Maria Laura Simonetti e i consiglieri di indirizzo e di amministrazione per la fiducia che mi hanno dimostrato affidandomi l’ incarico di direttore artistico di una prestigiosa istituzione musicale quale reputo la Fondazione Festival Pucciniano. Un incarico che cercherò di svolgere durante questo prossimo triennio tracciando un percorso artistico che riguardi non solo la programmazione e quindi i titoli del cartellone ma anche le attività parallele con un progetto che mira prima di tutto a rafforzare l’identità culturale del Festival Puccini di Torre del Lago.
Nel nostro Paese ci sono centinaia di festival ma pochi sono quelli che riescono a sopravvivere perché in grado di esprimere una identità ben definita e riconoscibile; nell’ambito di un progetto a tappe che presenterò alla governance e che ancora devo condividere ritengo necessario impegnarsi con percorsi artistici in grado di far emergere per il Festival Puccini orizzonti culturali che guardano ai giovani, alla creatività, a progetti registici per le opere del grande repertorio come sono quelle di Giacomo Puccini proiettati nel nostro tempo, ispirati anche alla creatività e ai linguaggi contemporanei.
Mi piacerebbe progettare una piccola stagione sinfonica dedicata al ‘900 storico italiano ed europeo, a quel periodo durante il quale ha vissuto e creato Giacomo Puccini. Un Festival con una forte connotazione europea tra tradizione e contemporaneità ma ben legato alle sue radici italiane, toscane, di Viareggio e Torre del lago, in un dialogo costante con le risorse umane e culturali della comunità ; un festival che tuteli e valorizzi quanto deriva dalle esperienze del suo glorioso passato ma che guardi al futuro favorendo nuove esperienze artistiche e dando la possibilità di emergere a nuovi talenti e a nuove forme di creatività. Non un “festival museo” ma un festival in collegamento con il nostro tempo, in grado di rappresentare e intercettare il pensiero di oggi intorno al grande repertorio. E’ necessario lavorare in questa direzione anche per costruire un orizzonte di attese per pubblico. Una attesa non solo del “cartellone” ma il desiderio di conoscere l’anima artistica del Festival. È necessario proporre una attività e manifestazioni di interesse culturale e di divulgazione del pensiero pucciniano a Viareggio, in Toscana, in Italia e nel mondo.
Questo ritengo debba essere oggi il percorso che il responsabile artistico di una istituzione culturale deve tracciare per non mettere a rischio il futuro stesso dell’istituzione e la sua funzione culturale e sociale. È quello che a mio parere oggi manca in tanti contesti culturali del nostro Paese
GB

NOTA
Un profilo di alto livello quello del maestro Battistelli (assente alla conferenza stampa): uno dei più celebri e apprezzati compositori e organizzatori musicali italiani, già direttore alla Biennale di Venezia, al Teatro dell’Opera di Roma e dell’Orchestra Toscana. Avrà a disposizione un budget annuale di 600mila euro per scegliere il cast artistico per ogni stagione e riceverà un compenso annuale di 45mila euro.


Alberto Veronesi, già presidente e direttore artistico della FFP,  ora direttore musicale.
“ Mi scuso per non essere presente alla Conferenza Stampa per il Festival Puccini del 15 gennaio perché sono attualmente fuori Italia. Ringrazio la Presidente e il Consiglio di Amministrazione per avermi invitato a fare una dichiarazione che sintetizzo in due punti fondamentali: la prima, la riorganizzazione della Fondazione, con un organigramma definito e una maggiore distinzione dei ruoli avvia nella Fondazione stessa un adeguamento delle strutture di vertice che riporta ad un modello più efficiente e più conforme alle similari organizzazioni internazionali. La seconda, il ruolo del Direttore Musicale, che è stato a me proposto, porta ad una sfida e ad una affermazione culturale importante e decisiva, e cioè la Fondazione vuole e vorrà essere competitiva, nel mondo musicale, utilizzando tutti i mezzi possibili, su un piano prettamente musicale, di livello e qualità musicale, ed è la prima volta che la Fondazione, nella sua storia, pone questa sfida. Non è una sfida di politica di botteghino, né una sfida di politica culturale, né di educazione musicale, ma una sfida squisitamente sul terreno della qualità artistico-musicale. Per me quindi è un grande onore poter dire di vedermi assegnata questa responsabilità, la responsabilità del livello musicale di una grande Fondazione che si occupa di Giacomo Puccini, e che sicuramente svolgerò con la massima determinazione ed impegno. AV

P.S.
Sia Battistelli che Veronesi, impegnati chi a New York chi a Mosca erano assenti alla conferenza stampa.


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