Di seguito si riporta integralmente il testo della lettera, datata 16 dicembre 2011, di Nicoletta e Angelica Sipari
IL TESTO DELLA LETTERA
"Le sottoscritte scrivono in merito all'intervista Musica: Jacopo Sipari, il giovane maestro amico dei reali apparsa in data 5 dicembre 2011, a firma Annalisa Casciani, e tuttora presente nel periodico online AbruzzoWeb da Ella diretto. Poiché in detta intervista viene menzionata la famiglia delle scriventi in un contesto che, oltre a essere a essa avulso, appare suscettibile in rappresentazioni fuorvianti, le sottoscritte intendono esercitare, come in questa sede effettivamente esercitano, il proprio diritto di replica.
Le sottoscritte si riferiscono al passo in cui, a proposito della domanda volta a conoscere le origini dell'amicizia con Emanuele Filiberto di Savoia, l'intervistato, Jacopo Sipari, risponde testualmente, "La famiglia Sipari aveva sempre avuto una posizione importante in Abruzzo".
In tal modo l'intervistato pone in essere un collegamento, del tutto infondato, fra la sua sfera privata e una famiglia non sua, mancando di dar conto di siffatta estraneità e inducendo nell'ignaro lettore l'erroneo convincimento che egli possa essere legato in qualche modo all'illustre casata.
E invero, richiamata l'esistenza, ed è dato non controverso, di un'unica famiglia Sipari storicamente rilevante in Abruzzo, e non soltanto in Abruzzo, cioè la schiatta, distintasi per proprietà e prestigio sociale in diverse aree delle odierne province dell'Aquila, di Frosinone e di Foggia, cui appartennero i vari Pietrantonio, Francesco Saverio, Carmelo ed Erminio, oltre a Luisa, la madre di Benedetto Croce, la casata di che tratta è oggi esclusivamente perpetuata iure sanguinis dalle scriventi e dai loro familiari in linea diretta e collaterale.
Per queste ragioni, e anche al fine di evitare possibili futuri equivoci, le sottoscritte precisano che Jacopo Sipari non ha legame alcuno con la storica famiglia Sipari.
Le sottoscritte, pertanto, invitano, e diffidano, a provvedere tempestivamente alla pubblicazione della presente replica sul periodico online da Ella diretto, in condizioni paritarie rispetto all’intervista citata, avvertendo espressamente che, in difetto, tuteleranno le proprie ragioni in tutte le sedi competenti”.
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