Per 'Io Donna' ('femminile' del Corriere della Sera) Maria Laura Giovagnini ha intervistato Lorenzo Viotti, intendendo presentarlo al pubblico italiano (non solo femminile: è possibile) che non lo conosce. A tale scopo gli domanda tante cose; poco ci manca che non voglia sapere anche di che segno zodiacale è.
Tralasciamo qualunque appunto sul titolo e sul sommario che, come al solito, se non sono cr... non servono.
Il mestiere, o la professione del ragazzo, che poi è eredità familiare, a Lei interessa meno, e pensa che alle sue lettrici interessi pochissimo.
Però ad un certo punto la domanda sulla sua attuale professione deve fargliela: Quando ha capito che la CONDUZIONE fosse la sua strada?
Non infieriamo sul congiuntivo che qui è anche 'di troppo' ( sarebbe stato meglio 'era' oppure 'sarebbe stata'); ma ciò che è assolutamente fuori luogo, perchè di stupida moda, è il sostantivo con il quale l'intervistatrice - che conosce l'inglese, e vuol farlo sapere - identifica la strada che il Giovane Viotti intraprenderà: la CONDUZIONE - ha chiesto.
Un sostantivo che nella nostra bistrattata lingua indica, o può indicare la 'gestione' - anche 'conduzione'- di un'impresa, o di una attività commerciale, come pizzeria o ristorante, ma mai la direzione d'orchestra.
E infatti Viotti, benchè giovane, non riprende mai questo termine, e quando deve dire alla giornalista bilingue quali studi intraprese da ragazzo, dice chiaramente che andò a Vienna a studiare DIREZIONE D'ORCHESTRA, non CONDUZIONE D'ORCHESTRA; e che non avendo passato l'esame di ammissione, si guadagnava da vivere suonando le percussioni in orchestra (nientemeno che i Wiener Philharmoniker) e cantando nel coro del Musikverein.
Più avanti, muovendosi a compassione per la sua intervistatrice , racconta della vittoria ad un concorso che gli diede l'opportunità di cominciare a dirigere. perchè spiega : " la scuola per un CONDUCTOR (in inglese, infatti, il direttore è chiamato conductor) è la pratica, non conta il diploma".
E per fortuna, almeno sotto il profilo linguistico, l'intervista termina appena dopo.
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