Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato durante un’ intervista ad Orizzonte Scuola una dichiarazione che merita attenzione. Il Ministro, partendo dal nuovo decreto sport e scuola, già pubblicato in via definitiva in Gazzetta Ufficiale, in cui si prevedono novità per quanto concerne il sostegno agli alunni con disabilità, commenta quanto viene richiesto da più parti, ovvero pensare a docenti specializzati su singole disabilità, ribadendo che “il docente di sostegno non deve essere una scelta di ripiego, ma una scelta sfidante, di grande responsabilità, che presuppone grande professionalità e una retribuzione adeguata alla delicatezza del ruolo. Ovviamente, questo percorso di riforma scolastica, ricco di novità, richiede gradualità, ma questo deve essere un punto di arrivo“, sottolinea Valditara ed entra nel dettaglio: “Seguire un ragazzo non vedente richiede competenze diverse rispetto a quelle necessarie per un ragazzo autistico, ad esempio”.
Insomma il Ministro solleva l’annoso e indicibile problema degli insegnanti di sostegno con formazione specifica per le differenti disabilità. Nel caso di ragazzi con problemi cognitivo relazionali un sostegno inadeguato è sempre stato l’ostacolo principale perché potessero avere pari diritto di inclusione scolastica rispetto ogni loro altro coetaneo. Però dirlo equivaleva a infrangere un tabù che vergognosamente da un punto di vista istituzionale sembrava impossibile abbattere.
Non possiamo prevedere se alle parole seguiranno fatti concreti, riportiamo comunque quello che ha scritto in proposito il Prof. Carlo Hanau già docente di Economia e programmazione sanitaria nel DESU di UNIMORE. Presidente di A.P.R.I. Odv ETS – Hanau è per molti versi considerato persona scomoda, per alcuni un fastidioso rompiscatole, bisogna dargli atto però che da decenni è la persona che, con maggiore cocciutaggine e puntigliosa documentazione, ha sempre tenuto una posizione rigorosa e scientificamente orientata a difesa dei diritti delle persone con autismo.
Associazione Cimadori
per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale
Sede: c/o Hanau, via Paradiso,7 – 40122 Bologna E-mail: Apri.associazione.Cimadori@gmail.com Sito: www.apriautismo.it Associazione riconosciuta a sensi dell’art.12 C.C. con decreto 18/5/1992 n.255 del Presidente Giunta Regione E.R. Organizzazione di Volontariato. Numero repertorio RUNTS 44627. Associazione legittimata ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni con Decreto del Ministro per le disabilità del 16/03/2023 e Iscrizione Registro U.N.A.R. n.1511. CF 92027220372 (per devolvere il 5 per mille). Ccb UNICREDIT, Piazza Aldrovandi 12/a, Bologna: IBAN IT22N0200802457000002759634 Conto corrente postale n.606400. Bologna, 20.08.24
COMUNICATO STAMPA DI A.P.R.I.
a commento delle dichiarazioni del ministro Valditara
Valditara: “Seguire un ragazzo non vedente richiede competenze diverse rispetto a quelle necessarie per un ragazzo autistico” La persona con disabilità è tale perché una malformazione congenita, un trauma o una malattia lo ha reso tale. Ognuna di queste cause primarie deve essere compensata da una società solidale verso chi ha più bisogno nella maniera più efficace possibile in ogni ambiente di vita (ospedale, famiglia, scuola, gioco etc.). La specializzazione diventa sempre più importante via via che la scienza (genetica, farmacologia, abilitazione fisica e psicopedagogica) fa nuove scoperte: “Seguire un ragazzo non vedente richiede competenze diverse rispetto a quelle necessarie per un ragazzo autistico”.
Un plauso va al Ministro Valditara che ha fatto una dichiarazione che non coincide soltanto con i desiderata delle famiglie (alle quali spetta la scelta del tipo di educazione dei figli, come agli insegnanti la libertà di impartire istruzione) ma anche con la necessità dei progetti di vita da svolgersi coerentemente in tutti gli ambienti di vita (che noi chiamiamo concerto educativo) e con continuità, quando la verifica del piano dimostra efficacia.
Purtroppo, i due anni di specializzazione monotematica dei tempi passati sono diventati un anno per tutte le disabilità e poi mezzo anno accademico (30 CFU) per chi ha fatto 3 anni di servizio (senza nessuna valutazione critica) e di questo ci siamo scandalizzati.
L’esperienza non è sufficiente per sopperire alla mancata formazione: l'esperienza può essere la ripetizione all'infinito degli stessi errori! L'esperienza è utile quando è preceduta da una solida base teorica, quando riceve una valida supervisione in situazione e una valida formazione permanente nel corso di tutta l'attività lavorativa.
Un passo verso la specializzazione è stato fatto con la Legge su Interpreti della LIS e LIST in atto dal 2022, che istituisce un Elenco presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e con il DPCM 10/01/2022 ha promosso corsi triennali specifici in varie Università italiane: https://www.ticonsiglio.com/come-diventare-interprete-lingua-segni/ Possiamo sperare che l’esigenza di specializzazione debba essere riconosciuta anche per gli insegnanti e gli AEC/Educatori. Secondo l’ISTAT in tutte le scuole italiane, nell’anno 2022-23, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, sono 107.000 gli allievi certificati ad avere Disturbi evolutivi globali dello sviluppo psicologico, raggruppamento simile a quello dei Disturbi dello spettro autistico: essi hanno diritto a un’assistenza specialistica come i sordi segnanti!
Comprendendo la complessità di cambiare un sistema che non risponde alle necessità degli allievi con autismo, abbiamo da tempo proposto degli interventi da attuare in maniera prioritaria, in attesa di definire un piano organico di formazione permanente e di istituire corsi universitari per la formazione iniziale di laureati triennali e magistrali sull’Analisi del Comportamento, in specie applicata all’autismo:
1. Favorire l’ingresso nelle scuole di operatori esterni specializzati (di fiducia delle famiglie) in attesa che venga formato adeguatamente il personale dipendente. Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale Sede: c/o Hanau, via Paradiso,7 – 40122 Bologna E-mail: Apri.associazione.Cimadori@gmail.com Sito: www.apriautismo.it Associazione riconosciuta a sensi dell’art.12 C.C. con decreto 18/5/1992 n.255 del Presidente Giunta Regione E.R. Organizzazione di Volontariato. Numero repertorio RUNTS 44627. Associazione legittimata ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni con Decreto del Ministro per le disabilità del 16/03/2023 e Iscrizione Registro U.N.A.R. n.1511. CF 92027220372 (per devolvere il 5 per mille). Ccb UNICREDIT, Piazza Aldrovandi 12/a, Bologna: IBAN IT22N0200802457000002759634 Conto corrente postale n.606400.
2. Verificare che gli operatori degli sportelli autismo/scuole polo/CTS siano formati correttamente nell’educazione speciale basata sull’analisi applicata del comportamento. Soddisfare il bisogno formativo avrebbe un impatto economico molto limitato dato che un corso introduttivo viene già ora offerto dai privati a 200-300 Euro/persona e ci sarebbe la possibilità di ridurre la spesa pro capite utilizzando la formazione permanente oggi praticata e la formazione a distanza sul modello utilizzato da EDUISS per diffondere fra oltre 60.000 operatori scolastici la Comunicazione Aumentativa Alternativa.
3. Pianificare l’inserimento di almeno un insegnante tutor qualificato in ognuna delle 5.338 istituzioni scolastiche del I ciclo al fine di fornire supporto a tutto il team educativo. Tale soluzione basata sul modello Hub & Spoke, con gli Hub rappresentati dalle scuole polo, permetterebbe di iniziare a gestire l’enorme aumento dei nuovi alunni certificati che si verifica principalmente nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie. Questa modalità potrebbe essere assimilata a quanto è in via di implementazione nello Stato del South Australia https://www.abc.net.au/news/2023-02-01/autism-inclusion-teachers-begin-student-support-roles-insa/101917990 dove è stato formato un nucleo iniziale di 417 “insegnanti di sostegno per l’autismo” operativi dal primo trimestre 2023 (su una popolazione di 1,77 milioni di abitanti di cui 18.000 insegnanti del I ciclo).
4. Inserire nei decreti di prossima emissione, che assegnano per il 2024 una dotazione di oltre 224 milioni di Euro per i servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità https://www.anci.it/alunni-con-disabilita-conferenza-unificata-riparto-risorse-assistenza-autonomia-ecomunicazione/ , e in particolare dopo il riferimento alla legge 104/92, i riferimenti alla normativa specifica in favore delle persone con disturbo dello spettro autistico: la legge 134 del 2015, l'art.60 del DPCM 12/1/2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502” e la “Linea Guida sulla diagnosi e sul trattamento di bambini e adolescenti con disturbo dello spettro autistico” dell’Istituto Superiore di Sanità. Questa implementazione a “invarianza di spesa” avrebbe una ricaduta su tutti i bandi emessi dagli enti locali per selezionare gli operatori che forniscono il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione permettendo di avere personale adeguatamente formato, contrariamente a quanto avviene ora.
Il Ministro Valditara ha evidenziato che oltre 85.000 insegnanti di sostegno sono senza specializzazione allora, se non si interviene urgentemente con una formazione adeguata, dobbiamo dare alle famiglie la possibilità di chiedere non la conferma ma la sostituzione dell’insegnante di sostegno non specializzato nella disabilità dei propri figli!
Prof. Carlo Hanau già docente di Economia e programmazione sanitaria nel DESU di UNIMORE. Presidente di A.P.R.I. Odv ETS – Associazione legittimata ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni con Decreto del Ministro per le Disabilità del 16/03/2023 e Iscrizione Registro U.N.A.R. n.1511 Tel.3381621980 – email hanau.carlo@gmail.com Si resta a disposizione per eventuali chiarimenti.
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