La casa di Gioacchino Rossini è in vendita a un prezzo milionario
Quasi un milione e mezzo di euro chiesti per il lussuoso appartamento in Strada Maggiore. Ristrutturato nell'Ottocento, il compositore pesarese ci ha vissuto vent'anni. Ecco come si presenta nell'annuncio
Vivere nella stessa casa in cui visse Gioacchino Rossini. Da oggi è possibile perché ‘Casa Rossini’ al civico 26 di Strada Maggiore, dove il celebre compositore dimorò tra il 1829 e il 1848, è in vendita. Online è infatti spuntato l’annuncio immobiliare: un milione e 480mila euro per avere le chiavi del lussuoso appartamento di circa 300 metri quadrati costruito sul progetto dell’architetto Francesco Santini tra il 1824 e il 1827. Ecco come si presenta nelle foto pubblicate su Casa.it.
L'ingresso attraverso la scala neoclassica (ma senza ascensore)
La residenza si sviluppa su un unico livello al primo piano. Dall’elegante androne del palazzo - che Rossini acquistò nel 1822 dal dottor Carlo Zanardi al costo di 4150 scudi romani - si accede al primo Piano Nobile. Senza ascensore ma attraverso la scala elicoidale in stile neoclassico decorato dallo stesso Santini. Qui si viene accolti dal protone d’ingresso in legno con decori in ferro battuto e due colonne laterali.
Nove locali e tre bagni, l'elegante zona giorno
L’appartamento è formato da nove locali. Gli interni sono luminosi, con vani spaziosi e altezze importanti. La sala d’ingresso ha altre finestrature su entrambi i lati e l’accesso al primo terrazzino che si affaccia sulla corte interna. I diversi ambienti della casa sono divisi da una parte ad arco decorata con pannelli in legno dell’epoca: la zona giorno è composta da due spaziosi soggiorni e un’ampia sala utilizzabile come studio, un antibagno e un bagno finestrato. Completa una grande sala da pranzo con doppi affacci, la cucina e il ripostiglio.
La zona notte è distribuita sulle due ali dell’appartamento. In quella destra si trovano due camere da letto e due bagni finestrati. Nell’ala sinistra, la camera da letto padronale con bagno en suite e balcone con affaccio su Strada Maggiore. L’appartamento è dotato di riscaldamento autonomo e aria condizionata e attualmente è occupato.
La storia dell'appartamento
L’abitazione conserva ancora gran parte del fascino dell’epoca. Qui Rossini amava ospitare amici e conoscenti facoltosi e intrattenerli suonando i componimenti. Sull’esterno dell’edificio sono ancora presenti le decorazioni fatte di iscrizioni romane e i rilievi di simboli musicali. D’altronde Rossini acquistò e fece ristrutturare il palazzo con il desiderio di ospitare i propri genitori Giuseppe e Anna Guidarini e la molgie Isabella Colbran che possedeva una villa nella campagna di Castenaso. Il maestro progettò di far realizzare una serie di modifiche nell’appartamento, ma nonostante la richiesta formale alla Magistratura bolognese, datata 24 settembre 1823, i lavori iniziarono solo due anni e mezzo più tardi.
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