L’attesa e poi la replica di Putin verso l’Ucraina: continuano i bombardamenti alle infrastrutture energetiche e del gas.
Dopo l’avanzata dell’Ucraina in territorio russo è arrivata la vendetta di Vladimir Putin. Il leader del Cremlino ha dato disposizioni precise ai militari: espellere gli ucraini penetrati in territorio russo entro il primo di ottobre. In questo senso sono da leggere gli ultimi attacchi sovietici al Paese di Zelensky con obiettivi presici con un fine piuttosto chiaro: il logoramento psicologico.
La vendetta di Putin: gli attacchi della Russia all’Ucraina
Dopo aver assistito all’avanzata dell’Ucraina in territorio russo, Vladimir Putin ha deciso di reagire. La vendetta è stata forte e con un obiettivo preciso: colpire le infrastrutture energetiche e del gas per indebolire il nemico. I recenti attacchi su diverse città da parte del Cremlino sembrano un evidentemente modo per portare al logoramento psicologico e neutralizzare l’entusiasmo per l’azione militare ucraina nel Kursk.
Putin ha deciso di colpire le infrastrutture energetiche, come aveva già fatto prima del precedente inverno con il chiaro intento di spegnere o quantomeno abbassare il morale della popolazione avversaria, cercando di costringerla al freddo nei mesi peggiori. Mosca spera di riuscire a lasciare al freddo gli ucraini.
Gli Usa commentano gli attacchi russi
Dopo la vendetta russa sull’Ucraina sono arrivate anche le parole degli Stati Uniti tramite il presidente Joe Biden: “La Russia ha lanciato ondate di missili e droni contro le città e le infrastrutture energetiche ucraine. Funzionari ucraini riferiscono che questo attacco oltraggioso ha provocato la morte di civili ucraini e ha preso di mira più di due dozzine di siti energetici critici. Condanno, nella maniera più ferma possibile, la continua guerra della Russia contro l’Ucraina e i suoi sforzi per far sprofondare il popolo ucraino nell’oscurità. Vorrei essere chiaro: la Russia non avrà mai successo in Ucraina, e lo spirito del popolo ucraino non verrà mai spezzato”, ha commentato il numero uno USA in una nota.
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