mercoledì 28 agosto 2024

Regione Sicilia e Ministero del Turismo, ecco dove buttano i soldi pubblici. Per il concerto 'natalizio' de 'IL VOLO' registrato ad Agrigento il 31 agosto e trasmesso da Canale 5. Nostro commento

 


Il Volo registra il concerto di Natale tra le critiche: «Venite con vestiti invernali». Quanto hanno speso© Anthology

Il Volo si prepara a registrare il concerto che andrà in onda la vigilia di Natale su Canale 5: il luogo prescelto è la Valle dei Templi di Agrigento, mentre la data è fissata al 31 agosto. L'evento è finito però nel mirino di diverse critiche, che vanno dal costo dell'organizzazione fino all'esclusività del concerto.

Inizialmente, infatti, l'esibizione era accessibile solamente tramite invito: 1.600 persone da dividere in due serate (l'1 settembre è previsto un altro concerto che verrà trasmesso da novembre e per tutto il 2025 negli Stati Uniti dalla Pbs). Alla fine l'organizzazione ha fatto marcia indietro, aprendo al pubblico la vendita dei biglietti al costo di 80 euro.

   

Le indicazioni

Per quanto riguarda le indicazioni per prendere parte "correttamente" al concerto, c'è innanzitutto quella di apparire in un certo modo per simulare la stagione invernale: indossare quindi «abiti di colore preferibilmente nero o scuro, pantaloni, abiti e gonne lunghe, camicie a manica lunga per gli uomini, capispalla o scialle per le donne».

Tra le altre indicazioni, spiccano quelle di «applaudire nei momenti clou» della serata e di lasciare a casa i minori di 14 anni, poiché per loro lo spettacolo è sconsigliato.

 

Il concerto

L'esibizione del 31 agosto sarà orientata naturalmente al repertorio classico natalizio, mentre quella del giorno dopo riguarderà le canzoni del trio. Piero BaroneIgnazio Boschetto e Gianluca Ginoble riceveranno un compenso di 200mila euro, a cui si andranno ad aggiungere 14mila euro per la partecipazione alla conferenza stampa e altri 6mila per per diventare testimonial della campagna promozionale di Agrigento - Capitale della cultura 2025.

Il concerto ha avuto un costo complessivo di un milione e 250mila euro, un progetto su cui la Regione Sicilia ha puntato molto, considerando che è arrivata a chiudere il sito archeologico della Valle dei Templi ai turisti.

Le critiche

L'evento è stato finanziato con 900mila euro da parte della Regione, con il sostegno di altri 300mila che arrivano direttamente dalle casse del Ministero del Turismo. Per Renato Schifani, governatore della Sicilia, si tratta di «un’occasione straordinaria» per lanciare la città come Capitale della cultura del prossimo anno, ma sono in molti a non pensarla come lui.

Michele Catanzaro, tra le file del Partito democratico all'Assemblea regionale, ha declinato l'invito all'evento «nel rispetto della comunità agrigentina, oggi giustamente perplessa di fronte a un evento che, pur di grande valore artistico, sembra frutto di una strategia propagandistica che mira a nascondere sotto la sabbia i grandi problemi che vive il territorio».

Chi critica le gestione e l'organizzazione del concerto parla quindi di un grande spot per la Regione trainata dal centrodestra, pagato con soldi che potevano essere investiti diversamente e a beneficio diretto della comunità siciliana.


                                                         *******

Naturalmente per Schifani e per la Santanchè, ai quali vanno andrebbero aggiunti gli esponenti di tutti i partiti, si tratta di un evento 'straordinario', per quanto costoso, di cui elogiano il valore artistico, sul quale non dovrebbero avere diritto di parola né Schifani né Santanchè e nessun altro esponente politico che, senza eccezione, sono tutti perfetti ANALFABETI in fatto di  qualità artistica di un concerto e, in generale di musica, alla quale si interessano solo in prossimità di nuove nomine. Nel caso specifico naturalmente non  si discute della qualità del repertorio che attingerà senz'altro alla grande tradizione musicale di tutti i tempi e paesi dedicata al Natale.

 Si deve discutere, invece, del valore artistico del Trio che non ha idea di quel che vuol dire cantare questo o quel repertorio, come del resto accade anche ad Andrea Bocelli, altro cantante osannato e strapagato nel mondo.

 Si potrebbe aggiungere, per non far abbattere molto i nostri tenorini che anche Pavarotti, il grande cantante lirico, quando intonava canzoni del repertorio popolare era quasi sempre assolutamente fuori stile, incapace di immergervisi.

 La stessa cosa va detta del Trio 'Il Volo', tenorini con la voce impostata, incapaci di abbordare il repertorio operistico - non ne hanno la forza, nè la formazione e neppure lo stil -, al di là di quegli acuti che possono sorprendere l'analfabeta Meloni ( al G7 gongolava per gli acuti di Bocelli!) ma non chi ha un minimo di cultura e scienza musicale; i quali  quando cantano, come fanno solitamente, il repertorio 'leggero', con quella voce impostata a noi ci fanno solo che ridere, oltre che arrabbiare per un successo privo di qualunque fondamento e ragione.

                                                                                      (P.A.)

Nessun commento:

Posta un commento