«Crollerà dopo 46 secondi?». È un turbinio di battute quello che si è scatenato dopo la pubblicazione di un video della società che costruirà il Ponte sullo Stretto, la Webuild, con protagonista Angela Carini, la pugile italiana finita sotto i riflettori per il suo incontro (durato per l'appunto appena 46 secondi) alle Olimpiadi di Parigi 2024 con l'algerina intersex Imane Khelif, accusata ingiustamente di essere nata uomo e di essere un atleta transessuale.
Carini - insieme alla velista Caterina Banti, la judoka Alice Bellandi, le velociste Zaynab Dosso e Antonella Palmisano - è una delle atlete scelte prima delle Olimpiadi, c'è da dire, da Webuilt per la sua campagna «Webuild per lo sport. Costruire un sogno: storie di campionesse». Ma questo non ha certo fermato l'ironia sui social.
«Carini testimonial del Ponte sullo stretto. Molto indicata come scelta, una che non porta a termine un incontro per un’opera che non sarà mai portata a termine», commentano alcuni. «Se il Ponte avrà la stessa resistenza della Carini siamo in una botte di ferro». O Ancora: «Speriamo che duri più di lei».
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