martedì 14 novembre 2023

Donizetti.' Il diluvio universale' - azione tragico sacra - a Bergamo ( da teatrodonizetti,it)

 

Azione tragico sacra di Domenico Gilardoni
Musica di Gaetano Donizetti
Prima esecuzione: Napoli, Real Teatro di San Carlo, 6 marzo 1830
Edizione critica della versione di Napoli a cura di Edoardo Cavalli © Fondazione Teatro Donizetti



Tipica opera di soggetto sacro pensata per la rappresentazione nel periodo quaresimale, Il diluvio universale di Gaetano Donizetti debuttò al Real Teatro di San Carlo di Napoli il 6 marzo 1830, con il celeberrimo basso Luigi Lablache nella parte di Noè. Il libretto di Domenico Gilardoni è ispirato alla tragedia Il diluvio di Francesco Ringhieri con l’aggiunta di elementi tratti da lord Byron e da Thomas Moore. Il modello è evidentemente Mosè in Egitto di Rossini, rappresentato nello stesso teatro dodici anni prima e modello insuperabile di opera di argomento religioso, dove però le storie “sacre” della Bibbia si intrecciano con le vicende “profane” dei protagonisti, in una commistione di temi pubblici e privati. Nonostante un clamoroso errore della primadonna, Luigia Boccabadati, che alla “prima” attaccò in anticipo il concertato del finale primo, Il diluvio universale ottenne un buon successo e rappresenta una tappa significativa nell’evoluzione creatrice di Donizetti. Che l’autore considerasse quest’opera molto importante lo dimostra poi la profonda revisione cui la sottopose alcuni anni dopo. Questo secondo Diluvio universale debuttò al Carlo Felice di Genova il 17 gennaio 1834. Il festival Donizetti Opera presenta invece l’opera nella sua versione originale, quella napoletana. Sul podio sale Riccardo Frizza, direttore musicale del festival, mentre lo spettacolo è affidato ai Masbedo, che attraverso il diluvio, il primo cataclisma naturale della storia, propongono una riflessione sulle questioni attualissime dell’emergenza ambientale e degli sconvolgimenti climatici. Argomenti che toccano tutti, in quell’intreccio fra destini collettivi e individuali che costituisce uno dei temi fondamentali della drammaturgia del Diluvio universale. Ancora una volta, Donizetti parla di noi.

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