Quello che ho riferito non erano intercettazioni ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministro della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perché sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me".
Così Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, parla in un'intervista al Corriere della Sera tornando sulle sue accuse lanciate in Aula ai parlamentari dem che hanno sollevato tante polemiche. "Non ho divulgato intercettazioni ma ho parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti", si difende. E ancora: "Non mi hanno dato nessun documento riservato. Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro".
A confermare le dichiarazioni di Donzelli giunge lo stesso Delmastro, che su Repubblica dichiara: “Avrei potuto rivelare a qualsiasi parlamentare il contenuto di quegli atti”. Ma questi documenti, spiega il quotidiano, sono a uso esclusivo e riservato del Ministero. L’accaduto, insomma, crea un problema per il governo Meloni e per i protagonisti. I due meloniani, che sono amici e condividono un appartamento a Roma, ora rischiano la poltrona: Delmastro è il numero due di Carlo Nordio a via Arenula, Donzelli è vicepresidente del Copasir.
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