Comincia a disegnarsi il futuro dei nostri teatri, una volta terminata la pandemia. E cominciano a prendere corpo tutte le riforme necessarie pensate durante la lunga notte della pandemia.
Il primo a parlarne è lui, Francesco Giambrone, l'intellettuale siciliano che ha da poco lasciato il Teatro Massimo di Palermo - in verità si è 'dimissionato' per non rischiare di essere mandato a casa fra un paio di mesi - per insediarsi a Roma, all'Opera.
Giambrone è anche il presidente dell'ANFOLS, l'Associazione che unisce le Fondazioni Liriche e Sinfoniche in Italia, ed anche in questa veste lancia la sfida:
" I teatri sono già cambiati e non dobbiamo disperdere i frutti di questo cambiamento. Mi riferisco alla sfida digitale che deve essere implementata e migliorata. Sicuramente lo spettacolo dal vivo non è sostituibile con un computer o un televisore. Però i nostri teatri necessitano di una innovazione tecnologica che riguardi le infrastrutture. Non bisogna adagiarsi sul 'com'era'. Ne stiamo parlando con il Governo e il Ministro della Cultura, così da sfruttare quello che è accaduto come una risorsa e non solo una tragedia".
Tanto per capirci, secondo l'intellettuale Giambrone a capo dell'Opera e delle Fondazioni liriche italiane, la lezione della pandemia è la implementazione della sfida digitale, perchè i nostri teatri necessitano di una innovazione tecnologica.
Tutto qui? Sembrerebbe di sì, anche se poi, ricordando i vecchi tempi, gli scappa che lo spettacolo dal vivo non è sostituibile .
Ma allora che cosa ha insegnato la pandemia? Quale grandi innovazioni ha fatto immaginare? Alla prossima puntata.
Sul rapporto del Teatro dell'Opera con la città Giambrone dice cose ancora più rivoluzionarie:
"Il Costanzi deve essere la casa di tutti. Vogliamo che l'Opera diventi ancora di più il cuore pulsante della città affinchè ogni cittadino senta 'suo' il teatro. Il Sovrintendente deve mettersi in ascolto di tutti...per questo sto iniziando un giro di incontri nei diversi municipi per capire le varie esigenze, accogliere le diverse storie, le problematiche".
Francesco Giambrone dal sindaco Gualtieri è stato proposto per l'incarico di Assessore al Welfare; mentre la Caritas diocesana gli ha già offerto la tessera di 'socio d'onore'.
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