I buffoni di cui parliamo hanno nomi e cognomi e sono i vertici dell'Accademia di Santa Cecilia. Più precisamente, di un solo buffone si tratta, perchè al vertice dell'Accademia c'è una sola persona, e risponde al nome di Michele dall'Ongaro che, despota assoluto, è Presidente dell'Accademia e, a causa dello specialissimo statuto, sovrintendente e direttore della medesima, al quale fa capo l'attività concertistica, di ricerca e didattica (corsi di perfezionamento).
Il buffone - ma non è l'unico dell'ambiente, non illudetevi! - crede di avere a che fare con degli imbecilli - ed anche questi hanno nomi e cognomi. Si chiamano Pietro, Francesco, Giovanni... metteteci tutti i cognomi che volete, tutti quelli cioè che con l'Accademia hanno a che fare, perché osservatori - che è poi il caso nostro - ma anche amanti della musica o frequentatori a vario titolo della stessa.
Il buffone, qualche mese fa, quando venne data la notizia dell'avvicendamento all'inizio del 2022, all'Opera di Roma, come direttore musicale fra Daniele Gatti e Michele Mariotti, e, contemporaneamente, anche quella della nomina di Antonio Pappano come 'direttore principale' della London Symphony Orchestra, a precisa domanda sul successore di Pappano a Santa Cecilia - le nomine in simili casi si fanno in ogni dove con notevole anticipo - disse che nulla era stato ancora deciso e che al momento opportuno avrebbe dato risposta.
Quella risposta la diede, ma per interposta persona, Valerio Cappelli, sempre informatissimo, con il quale i vertici delle due massime istituzioni musicali romane sembrano aver stretto un patto di collaborazione sancito dalla formula 'intanto vai avanti tu...' .
Valerio Cappelli rivelò, sul giornale sul quale scrive, il Corriere, che Daniele Gatti alla partenza di Pappano - definitiva da settembre 24 - ne avrebbe preso il posto a Santa Cecilia. Immediata la smentita del buffone ceciliano. Di grazia ci dica chi può aver dato la notizia a Cappelli? Gatti? Impossibile. La persona indicata non anticipa l'istituzione. Dunque il buffone indicato, fu doppiamente buffone per causa delle smentita.
Oggi Valerio Cappelli, a distanza di qualche mese da quella rivelazione 'giornalistica' che evidentemente corrispondeva al vero visto che ci torna sopra, ribadisce che Daniele Gatti va a Santa Cecilia come 'direttore musicale' dall'ottobre del 2024, da quando cioè diventa effettiva l'assunzione della carica di 'direttore principale' di Pappano a Londra.
E che il 'ritorno' a Santa Cecilia di Gatti da direttore musicale - c'era già stato molti anni fa, e quell'esperienza allora non fu per lui molto positiva - era stato deciso al momento dell'annuncio del nuovo incarico di Pappano a Londra, si deduce anche dal fatto che Gatti al Maggio Fiorentino, dove lavorerà per i prossimi tre anni a partire dal 2022, avrà l'incarico di 'direttore principale', e non quello di 'direttore musicale' che sarebbe stato inconciliabile, seppure per qualche mese, con l'identico futuro incarico a Santa Cecilia.
Dunque gli accordi erano stati assunto al momento in cui Cappelli lo aveva riferito per la prima volta, cioè nella scorsa primavera. Più buffone di così, dall'Onngaro naturalmente? E noi saremmo gli imbecilli, perlomeno trattati come tali da un buffone che darà la notizia ufficiale solo quando deciderà di darla, mentre al giornalista che lui 'manda sempre avanti' l'ha data quando è stata assunta.
Allora il calendario degli avvicendamenti dei nostri direttori dovrebbe essere il seguente.
-Pappano, da poco nominato direttore 'emerito' dell'Orchestra dell'Accademia, lascerà di fatto quello di 'direttore musicale', dopo che nella primavere del 2024 avrà diretto a Salisburgo (Festival di Pentecoste) la Forza del destino verdiana e non Butterfly, come annunciato in precedenza. Nel luglio del medesimo anno avrà anche definitivamente abbandonato il medesimo incarico al Covent Garden. Dal settembre 2023, assumerà alla LSO l'incarico di 'direttore principale designato', e dal medesimo mese dell'anno successivo quello effettivo. Da qui al 2024 è abbastanza evidente che Pappano diraderà i suoi impegni a Roma; e per questo la sua stessa agenzia, IMG, ha fornito un altro direttore, Jakub Hrusa, con l'incarico di 'direttore ospite principale', che quest'anno ha perfino aperto la stagione, la prima volta nell'era Pappano.
Gatti, con la direzione dell'opera Julius Caesar di Battisetlli, che dirige proprio questa era al Teatro dell'Opera, lascia ufficialmente il suo incarico operistico romano, mentre continuerà a dirigere a Santa cecilia, in una strategia di 'avvicinamento' fino all'assunzione dell'incarico di direttore musicale, seconda nella sua carriera, nell'autunno del 2024. Nel frattempo assume l'incarico triennale di direttore principale del Teatro del Maggio Fiorentino che lascerà a fine 2025 per tornarsene a Roma.
Mariotti, il direttore d'orchestra, sostituisce Daniele Gatti da questo mese all'Opera di Roma, e il suo incarico di 'direttore musicale' avrà la durata di quattro anni.
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