domenica 14 novembre 2021

Ma quanto c'ha da fare Alessio Vlad? Opera di Roma, Festival di Ravello, ed anche rete Lirica Marche. Vuol dire che è davvero insostituibile

 Avvicinare i ragazzi al teatro. Questo il progetto delle Marche. Un Rigoletto pensato per i giovani, La Bohème di Puccini e L'italiana in Algeri di Rossini, tre nuove cooproduzioni in programma dal 3 novembre prossimo al 19 febbraio 2022 a Fano, Ascoli Piceno e Fermo, frutto della collaborazione tra Comuni, Regione Marche, orchestre, conservatori, teatri, fondazioni musicali. È il progetto lanciato in un incontro stampa on line dalla Fondazione Rete Lirica delle Marche ed illustrato dal presidente Francesco Ciabattoni, assieme al direttore Luciano Messi e al direttore artistico Alessio Vlad. «Una ripartenza dopo la pandemia - ha detto quest'ultimo - che intende non solo far vivere gli 80 teatri (adesso non esageriamo! ndr) delle Marche, ma che nasce sotto il segno della progettualità. Senza dimenticare la nostra tradizione, intende infatti aprirsi ad esperienze nazionali ed internazionali (daje Vlad, ndr lanciare e formare talenti locali, affiancando grandi artisti e registi a giovani promesse, e arrivare agli spettatori più piccoli attraverso le scuole, favorendo anche l'accessibilità ai disabili».


 

«Un modello - ha osservato l'assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini - che superando i campanilismi e facendo rete, alza il livello qualitativo della programmazione, sottolinea le nostre origini culturali e grazie alla battaglia vinta di aver ottenuto una capienza di spettatori del 100% mette in evidenza che i nostri teatri sono luoghi sicuri». Si parte con le recite dedicate alle scuole (6-14 anni) di «Rigoletto. I misteri del teatro», del progetto di Opera Domani diretto da Cesare Della Sciucca, sul podio della Form, con la regia di Manuel Renga e le scene e i costumi di Aurelio Colombo, allestito da As.Li.Co in coproduzione con Bregenzer Festspiele. Nel cast Anzor Pilia (Duca di Mantova), Jaime Pialli (Rigoletto), Elisa Charrel (Gilda). Seguirà Bohème, nuova produzione realizzata con il Teatro dell'Opera Giocosa di Savona e il Teatro Sociale di Como, con la regia del celebre soprano Renata Scotto. Dirige la Form Giovanni Di Stefano, mentre nel ruolo di Mimì si alterneranno Linda Campanella e Sarah Tisba. Matteo Desole è Rodolfo e Greta Doveri è Musetta. Infine L'Italiana in Algeri, il cui debutto era stato bloccato dalla pandemia, prodotta dalla Rete Lirica assieme al Rossini Opera Festival per la regia di Cecilia Ligorio. Dirige l'Orchestra Sinfonica G. Rossini Ferdinando Sulla, con voci provenienti dall'Accademia Rossiniana: Nicolò Donini (Mustafà), Shanul Sharma (Lindoro), Francesca Di Sauro (Isabella), Giorgia Paci (Elvira), mentre Simone Tangolo vestirà il ruolo dell'Impresario, aggiunto alla drammaturgia dalla regista. Il budget della Rete lirica - ha informato Messi - ammonta a circa 700mila euro, di cui 200mila provenienti da fondi statali (Fus), 150mila dalla Regione Marche e 300mila dai Comuni e teatri coinvolti, a fronte del milione di euro pre-pandemia dovuto anche agli incassi, e dà lavoro a 200 persone a stagione. «In merito alla partecipazione alla Rete di altri teatri come quelli di Jesi e Ancona - ha aggiunto - col primo abbiamo già collaborato, e per quanto riguarda il secondo le nostre porte sono aperte». 

Nessun commento:

Posta un commento