lunedì 22 luglio 2019

SIRI nei guai sino al collo. Salvini ha corretto il suo manifesto: PRIMA LA LEGA, poi Gli ITALIANI. Anzi CHISSENEFREGA


"Un po' i politici li conosciamo ma sono come le banche, li devi usare! E ogni volta che li usi, paghi, basta! Non c'è l'amico politico, non c'è l'amicizia in politica". E' quanto afferma Paolo Arata, indagato per corruzione, in un'intercettazione, parlando con un imprenditore. Gli inquirenti scrivono negli atti che Arata "pur non facendo esplicito riferimento alla tangente ma recando riferimento a Siri, esternava l'eloquente considerazione".

Arata intercettato: "Nel dl rinnovabili faccio mettere ciò che voglio" - "Ci mettiamo mano al 100% al decreto sulle rinnovabili, l'ho fatto bloccare. atemi qualche idea di cosa volete che venga messo dentro... E facciamo mettere quello che vogliamo": così Arata, ex consulente della Lega per l'energia, parlava con il figlio nel maggio del 2018 secondo quanto riportato dagli inquirenti.

L'imprenditore, "forte della provata disponibilità di Siri, che gli aveva consentito di bloccare il cosiddetto decreto Calenda e fiducioso nel fatto che lo stesso senatore avrebbe a breve ricoperto un rilevante incarico di governo, diceva al figlio che grazie a Siri, appunto, avrebbero avuto la possibilità di far inserire nel prossimo decreto sulle rinnovabili norme di favore rispetto ai loro investimenti siciliani in quel settore come detto condivisi con il noto Vito Nicastri", scrivono gli investigatori.

Gli inquirenti: "Arata sponsorizzò Siri con Gianni Letta e card. Burke" - Arata, si legge poi nell'informativa della Dia di Trapani depositata a Roma in vista dell'incidente probatorio in programma per giovedì 25, si mosse per Siri, "affinché quest'ultimo ottenesse un incarico di governo". Arata, secondo quanto scrivono gli inquirenti nell'informativa, disse "al figlio di avere 'sponsorizzato' tramite Gianni Letta, Siri a Silvio Berlusconi che lo aveva addirittura chiamato".

Già dal mese di aprile, si legge a pagina 87 dell'informativa depositata in vista dell'incidente probatorio, Arata "spingeva" la candidatura di Siri per un importante incarico governativo. A tal fine oltre ad interessare ripetutamente Gianni Letta, Arata ricorreva all'aiuto del cardinale Raymond Leo Burke, importante esponente della Chiesa cattolica" e, il 6 aprile del 2018, al telefono con il cardinale, "auspicava un intervento dell'alto prelato direttamente su Giancarlo Giorgetti in favore di Siri", scrive chi indaga.

"Chiese e ottenne si parlasse di biometano nel contratto di governo" - "Arata si rivolse a Siri chiedendo ed ottenendo che nel contratto di governo tra Lega e 5 Stelle si parlasse di biometano, onde poter utilizzare tale argomento a proprio favore", si legge a pagina 39 dell'informativa della Dia di Trapani sull'inchiesta legata al minieolico nella quale l'imprenditore e l'ex sottosegretario leghista Siri sono indagati per corruzione. Negli atti depositati viene allegata la pagina del contratto di Governo Lega-M5s in cui si fa riferimento al biometano.

Di Maio: "Arata tentò di sabotare il M5S" - Dalle intercettazioni si evince anche che "c'è stato un momento in cui mentre si formava il governo qualcuno come Arata ha dichiarato di volermi controllare nominando un sottosegretario agli Esteri dove si pensava andassi. E' un fatto gravissimo". La denuncia è del vicepremeir Luigi Di Maio. "Se qualcuno, esterno al governo, ha provato a manipolare le scelte dell'esecutivo mi aspetto - e lo chiederò alla magistratura - la massima chiarezza. Se qualcuno ha provato a controllare o sabotare l'azione del M5S al governo pretendiamo la massima chiarezza", ha aggiunto.

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