“L’Autonomia non può dividere il paese, né può lasciare il sud nella condizione, anche economica, in cui si trova. Ma deve essere un’Autonomia che dà qualche potere in piu’ alle regioni. Ma l’Italia è unita, una e indivisibile e bisogna lavorare e coordinarsi insieme. Qualsiasi sia l’intesa, l’intesa passerà in parlamento”.
Così il presidente della Camera Roberto Fico - in visita nell’Istituto penale minorile di Nisida, a Napoli - dopo le durissime reazioni dei governatori di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia, torna su un tema a lui caro. E ribadisce la centralità della coesione nazionale, mettendo in guardia dai rischi connessi ad una ipotesi di Autonomia che sarebbe, così come la tratteggiano Veneto e Lombardia, lesiva dell’equilibrio tra risorse distribuite tra nord e sud. Un pericolo ormai esplicitamente indicato anche dal Presidente del Consiglio Conte.
Il presidente Fico manda un messaggio anche al governatore campano De Luca sul tema Navigator. “Il tema è di competenza regionale, ma è un passaggio da fare ovviamente. Si tratta del secondo step, e va fatto ovviamente, bisogna procedere con le assunzioni”.
La terza carica dello Stato è impegnata da tempo sul tema della devianza minorile e della riqualificazione sociale. Un percorso che oggi lo porta nel carcere minorile napoletano che da anni attua percorsi formativi importanti e prova a tracciare via di inserimento per i ragazzi del circuito penale .
Tentativi spesso isolati. “A Nisida si fa un lavoro eccellente - sottolinea Fico - il cui valore è riconosciuto da molto tempo. La repressione è importante ma non basta, lo sappiamo. Quando lo Stato arriva, con i provvedimenti repressivi, con l’arresto dei camorristi, bisogna poi affiancare tutto questo con la scuola, le istituzioni, la rigenerazione urbana, gli assistenti sociali, la formazione, i finanziamenti. Bisogna assolutamente arrivare insieme a riempire quel vuoto. Altrimenti siamo punto e a capo“.
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