Alla presenza degli 'stati maggiori' e dei vertici di FNSI, INPGI, USIGRAI, Ordine dei Giornalisti e del vasto gruppo di persone e tecnici che per conto delle organizzazioni sindacali hanno condotto la lunga e difficile trattativa con la Rai, sono stati presenttai i due accordi , definiti 'storici' raggiunti. Ecco i particolari, a cominciare dal secondo: le 90 nuove assunzioni nelle sedi regionali Rai.
A breve il bando per l'uno e l'altro accordo.
Coloro i quali intendono partecipare al concorso per i 90 nuovi posti da giornalisti nelle varie sedi regionali possono fare una sola domanda, per regione (indipendentemente dal numero delle sedi per ogni regione). Il concorso si articolerà in diverse prove, una delle quali volta a saggiare la conoscenza delle lingue (inglese soprattutto). I vincitori dovranno poi risiedere nella regione per la quale hanno concorso, e saranno assegnati alle diverse mansioni dove c'è bisogno di coprire ruoli vacanti.
Più articolata la 'selezione' per arrivare al 'giusto contratto' per 250 giornalisti professionisti che già lavorano in Rai, nelle reti e nelle testate giornalistiche, ma con contratti che non riflettono la loro reale qualifica. Il bando e l'adesione ad esso servirà anche a quantificare con esattezza il numero di coloro che, sulla carta, avrebbero diritto al 'giusto contratto', ma il cui numero esatto ad oggi non si conosce.
Innanzitutto i 250 sono stati divisi in due scaglioni, di 125 ciascuno, che dopo la prevista selezione, saranno immessi negli organici Rai rispettivamente negli esercizi 2020-2021 e 2021-2022. Avranno un anno di contratto, il primo, a tempo determinato, e dal secondo in avanti a tempo indeterminato.
Possono partecipare a tale selezione, che sarà illustrata dal bando prossimo in lungo e largo, coloro che negli ultimi tre anni hanno lavorato continuativamente per 21 mesi, o negli ultimi cinque per 29; il cui costo per l'azienda non abbia superato gli 80.000 Euro a stagione.
Nella determinazione dei due gruppi incideranno diversi fattori, non ultima la anzianità di servizio.
La selezione si articolerà in tre prove.
1. stesura di un pezzo giornalistico;
2. accertamento di conoscenza dei nuovi media e piattaforme;
3. colloquio con la commissione per l'esame e la valutazione del curriculum .
I vincitori che lavorano già nelle testate continueranno lì il loro lavoro, per gli altri vi potrà essere una ridistribuzioni nelle reti, tenendo conto delle esigenze dei programmi.
La selezione avverrà entro la prossima (2020) estate, ed il bando dovrebbe uscire a giorni.
Nel corso della presentazione dello storico accordo, tutti hanno tenuto a sottolineare che esso concede e riconosce diritti a chi lavora da giornalista in Rai senza averne il rispettivo contratto, ma gli impone dei doveri che sono quelli di tutti i giornalisti, primo fra tutti informare correttamente.
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