domenica 7 luglio 2019

Music Up Close Network? Continuiamo a no capire cosa sia. Però ci sembra molto simile ad un altro progetto di molti anni fa che vi raccontiamo

C'  è odore di soldi IN QUESTO PROGETTO , non sappiamo quanti, e neppure da chi PATROCINATO. L'unica cosa che, invece, sappiamo è che è finanziata da quella stessa Europa che non riusciva a tirar fuori quattro soldi per mantenere in vita la EUYO - la famosa orchestra giovanile europea fondata da Abbado e che ora ha una 'residenza' in Italia, a Ferrara, dove però non sappiamo per quanto ancora resterà dopo che al governo della città sono arrivati i nuovi barbari ai quali  della musica fotte assai! - e trova invece i soldi per finanziare un progetto fumoso  i cui obiettivi  sono altrettanto fumosi - anzi manco riusciamo a capirli - e che si conclude in una due giorni al castello di S. Severa con una messa officiata da un critico - filosofo del giro ben noto e da alcune  dame 'ceciliane' (nel senso di Accademia).

 Altro avremmo voluto scrivere, ma sinceramente non siamo riusciti a capire in cosa consista tale progetto nè quali scopi si prefigga, scopi concreti, al di là delle parole fumose, simili a tante altre che, nella nostra vita professionale, abbiamo ascoltato e combattute, temendo che sotto ci fosse la solita fregatura, che poi c'era!

Veniamo all'altro progetto antico al quale accennavamo. All'inizio degli anni Ottanta, più verso la metà, sotto De Michelis, ministro della cultura. Noi dirigevamo già Piano Time,  e dalle  pagine  della rivista denunciammo  un doppio progetto, profumatamente finanziato, che per noi puzzava di imbroglio e serviva solo per dare bei soldi ai frequentatori del salotto socialista.

De Michelis finanziò due progetti, affidandoli per la realizzazione ad una società che era di Stefania Craxi. Uno mirava a censire i tratturi fra Puglia e Basilicata. Perchè tanto interesse per quelle antiche strade?

L'altro  aveva come scopo quello di creare del materiale audiovisivo, a scopo didattico,  che illustrasse come fosse cambiato il linguaggio della comunicazione nei vari settori, compreso quello musicale, affidato ad un altro assiduo  dei salotti socialisti, come Lorenzo Arruga allora direttore di Musica Viva (la rivista con la copertina nera!). 

Non sappiamo se poi sia il censimento dei tratturi o qualcosa che somigliasse ad un censimento; che il materiale audiovisivo sulle mutazioni della comunicazione si fosse materializzato almeno in una videocassetta. Sinceramente non lo sappiamo, supponiamo che qualcosa sia stato prodotto, se non altro per giustificare il lauto finanziamento di De Michelis: una decina di milioni di lire, se ricordiamo bene.

 Adesso non si parla più di lire ma di Euro che, come si sa, è stato calcolato valere due mila lire circa ogni Euro. Bei soldi oggi come allora. 

Ci piacerebbe capire di cosa si tratta, dopo di che saremmo felici di ammettere che quei soldi, pochi o tanti (ma temiamo tanti, altrimenti certi carrozzoni non si muovono), sono serviti a qualcosa.  

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