Secondo anticipazioni di stampa, la trattativa con i russi «non è finita il 18 ottobre 2018», ma sarebbe proseguita anche dopo l’incontro nella hall dell’hotel Metropol» con altre due offerte.
«La proposta di acquisto, scritta su carta intestata, riguarda 6 milioni di tonnellate metriche di carburante: tre di gasolio Ulsd e 3 di cherosene per aerei di tipo A1. E lo sconto richiesto, il cui controvalore sarebbe servito a finanziare la Lega, è del 6,5%. Le condizioni scritte ricalcano quelle pianificate al Metropol».
A supportare ciò sarebbe una serie di «documenti esclusivi» di due proposte commerciali. La prima «a Rosneft dieci giorni dopo il summit di affari e politica in cui era presente» Savoini. In quella circostanza le «condizioni indicate» e messe nero su bianco su carta intestata dalla «banca d’affari londinese» di cui è stato reso noto il nome, la Euro-Ib della quale Meranda era consulente, «ricalcano esattamente» quelle del meeting al Metropol.
Stando alla ricostruzione «la negoziazione è andata avanti almeno fino a febbraio, a tre mesi dalle elezioni europee» e lo confermerebbe «una nota interna di un’altra società di Stato russa, Gazprom, e la risposta inviata direttamente a Savoini dalla banca londinese rappresentata al tavolo di Mosca» da Meranda.
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