Il dibattito sull'ingresso del Governo Saudita nella governance della Scala continua, e si arricchisce di nuovi particolari e più approfondite riflessioni.
Come quella espressa ieri su Repubblica da Natalia Aspesi. La quale dice che si si tratta, comunque di una proposta indecente - un governo che calpesta i diritti umani che ambisce tramite pagamento entrare nel salotto buono milanese - ma, per quanto indecente, avrebbe anche aspetti positivi, come potrebbe far intendere un detto popolare che recita: le corna quando spuntano fanno certamente male, ma poi aiutano a mangiare!
E quali sarebbero gli eventuali aspetti positivi nel nostro caso? Visto che i Sauditi pensano, anzi sono convinti che con i soldi si può ottenere tutto, se insistono con il voler entrare nel CdA della Scala, beh, facciamogli pagare caro il biglietto di ingresso. Non 3 milioni di Euro all'anno per cinque anni, ma 10 e perchè no anche 20 milioni l'anno per cinque anni. Ai Sauditi i soldi non mancano, fino a quando il petrolio sarà indispensabile alla vita del pianeta e l'Arabia ne avrà nel sottosuolo, allora li tirino fuori, il prezzo per il loro ingresso lo stabilisce la Scala. E così quella proposta, all'inizio apparsa indecente, può diventare perfino accettabile.
Questo in sintesi scriveva la Aspesi che, però, concludeva che l'ingresso dei Sauditi nella Scala era troppo. Ma allora esiste un prezzo per tutto - come faceva pensare il discorso della Aspesi, o ci sono cose che non si possono comprare, e La Scala sarebbe una di queste?
Nella realtà le 'proposte indecenti' qualcosa di veramente indecente devono averlo, altrimenti non sarebbero tali; e l'indecenza non sta principalmente nei soldi, bensì nell'offerente. Un esempio d'altra natura, per spiegarci. Se a fare l'offerta, in campo sessuale, fosse non un vecchio bavoso, come anche la recente storia italiana ci ha raccontato, ma Richard Gere, dove sta l'indecenza che la renderebbe inaccettabile? Tutte le donne, per lo meno moltissime, correrebbero da lui. E, qualcheduna, sarebbe perfino disposta a pagare lei, Gere. Così va il mondo, dove i sauditi, e non solo loro, con i loro soldi in salotti buoni sono entrati già infinite volte, in ogni angolo del pianeta
Anche la Aspesi, però, non afferra che l'offerta più indecente sarebbe quella di far nascere una 'Accademia della Scala' a Riad. Lo abbiamo scritto già nei giorni scorsi. La Scala aiuti il Governo Saudita a far nascere una suola o accademia che dir si voglia, ma un'Accademia della Scala, in terra saudita quella sì griderebbe vendetta, non l'ingresso, pagando un biglietto salatissimo, nel Cda della Scala, dove i sauditi potrebbero essere rappresentati da una compagnia, ad esempio AramCo, piuttosto che da membri del Governo: sarebbe la stessa cosa, ma salverebbe la forma, con il trionfo dell'ipocrisia.
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