Il tentativo del governo di sollevare Lissner dal San Carlo di Napoli (per fare posto all’ad Rai) è ora un caso diplomatico: Francia contro Italia. Il francese reagisce con una lettera di fuoco
La Rai è ora un caso di diplomazia internazionale. Il sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, il francese Stéphane Lissner, contro il governo italiano. Invoca i Trattati europei ed è pronto a tutelarsi con i suoi avvocati.
Il motivo? Il governo, attraverso una legge intende sollevarlo dalla guida del teatro per fare posto a Carlo Fuortes, ad della Rai. Si tratta di una legge che permetterebbe all’esecutivo di sollevare i sovrantendenti che hanno compiuto 70 anni. Lissner ne ha 70.
Attraverso una lettera ai soci del teatro, al sindaco, al governatore della regione “informa che ho dato mandato ai miei legali di seguire la vicenda, e ove l’intento fosse perseguito, di assumere qualsiasi iniziativa ivi incluso attraverso segnalazioni a ogni autorità competente, in ragione dell’evidente contrarietà di tale progetto, tra l’altro, alla Costituzione e al trattato dell’Unione europea”.
C’è di più. Lissner si appella al sovrintendente che dovrebbe prendere il suo posto. Scrive: “Immagino che nessuno voglia assumere la responsabilità della gestione del teatro a esito di una manovra illegittima”. L’addio di Fuortes dalla Rai si complica ancora.
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