L'ad Rai non lascia prima della nomina al Teatro San Carlo, ma serve il decreto per sollevare Lissner e i pensionati. La Lega nicchia, Meloni pure. Intanto repliche, sciopero dei dipendenti
Rai Borbonica. Fuori le parrucche. Ora è Carlo Fuortes, il “patriota”, compagno d’armi del ministro Sangiuliano, “el castigador” dello straniero. La scena si sposta da Milano a Napoli. Avevamo lasciato l’ad Rai a un passo dal diventare sovrintendente della Scala, ma una nuova missione, ben più alta, lo attende. Restituire l’Italia agli italiani. Dunque, dalla Rai non si schioda (domani il cda decisivo per approvare il bilancio) se prima non lo incoronano sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli (mica è fesso. In trincea promette: non lascio. Posso arrivare fino a giugno). Il real teatro napoletano è guidato dal “francioso” Stéphane Lissner. Sangiuliano, ovvero Saint-Just, non lo sopporta. Nasce un’ alleanza Fuortissima! Il rosso Fuortes e il ministro moro...
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