La storia del Teatro del Giglio ci parla degli stretti legami tra il Maestro Giacomo Puccini e il teatro della sua città natale, Lucca. Al Teatro del Giglio Giacomo Puccini, dopo aver mosso i primi passi come pianista (la prima presenza del giovane Giacomo al Giglio risale al 22 aprile 1878, quando si esibì al pianoforte accompagnando quattro artisti lucchesi), ha curato personalmente e accompagnato fino alla messa in scena gli allestimenti di alcune opere del suo catalogo. Si tratta, nello specifico, di Edgar (1891), Manon Lescaut (1893), La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1907) e La fanciulla del West (1911). È di assoluto interesse il fatto che ben tre delle sei opere rappresentate al Teatro del Giglio sotto la supervisione di Puccini – Manon Lescaut, La Bohème e Tosca - furono messe in scena lo stesso anno della prima rappresentazione assoluta.
Un luogo “pucciniano” per eccellenza quindi, il Giglio, teatro nel quale il Maestro tornava sempre con piacere, dimostrando di tenere moltissimo – lui, artista che poteva vantare notorietà internazionale – ad ottenere riconoscimento e successo nella sua città.
Invito il Professor Sereni a venirmi a trovare a Teatro (dove è stato anche nel recente passato per una conferenza tenuta insieme alla Professoressa Biagi Ravenni volta a raccontare di come Puccini stesso si fosse messo a contrastare l’operato del cognato capofila della cordata a lui ostile e favorevole invece a Mascagni e per far sì che il suo Teatro del Giglio allestisse la sua Butterfly, lui stesso, in prima persona, il Sor Giacomo!), lo invito per parlarne “serenamente” magari davanti un caffè.
(Giorgio A. Lazzarini, amministratore del teatro)
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