Uno striscione "vile e squallido", come l'ha definito il sindaco Lorenzo Radice, contro il 25 Aprile collocato proprio fuori dalla sede cittadina dell'Anpi: è apparso nella serata di ieri a Legnano (nell'hinterland milanese) ed è stato subito rimosso da un passante, o meglio da "un cittadino democratico e antifascista". Il primo cittadino ha comunque voluto stigmatizzare pubblicamente l'accaduto affidando un post ai social: "Potete mettere cento striscioni: noi italiani veri saremo in mille in strada a rimuoverli - ha scritto Radice - Perché l'Italia è antifascista. Buon 25 Aprile".
A quelle poche e offensive parole tracciate a caratteri cubitali rossi e neri su un lenzuolo bianco - "25 aprile? Sti c...." - hanno voluto rispondere in maniera molto netta anche i componenti della sezione "Mauro Venegoni" dell'Anpi di Legnano. "Alla vigilia del 25 Aprile la nostra sede è stata oltraggiata da chi continua a ispirarsi a idee fasciste condannate dalla storia - si legge nella loro nota - L'offesa al 25 Aprile è l'offesa alla lotta dei partigiani che in modo unitario contribuirono a liberare l'Italia". Forti di questa consapevolezza, "l'Anpi e i democratici tutti non si faranno intimorire e festeggeranno con ancora più convinzione il 25 Aprile, giorno della Liberazione"...
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