Sul Mes Giorgia Meloni non arretra, e, alla vigilia di un Eurogruppo che intende chiedere all'Italia cosa voglia fare sulla ratifica, torna a insistere affinché si modifichi uno strumento che, se utilizzato, "diventa una lettera scarlatta". Sul Mes, dice conversando con i cronisti al rientro in albergo a Londra, dove è in missione, "io voglio aprire un'altra discussione, sto aprendo un'altra discussione. In tema di backstop vi devo segnalare che è come se Mes fosse la Cassazione; primo e secondo grado di giudizio sono le norme europee in tema di sistema bancario e quelle non è che le teniamo ferme noi. Penso - va avanti - che si pongono delle questioni che vanno poste nella giusta misura. Punto secondo, indipendentemente dal tema ratifica, siamo consapevoli, in un momento in cui abbiamo bisogno tutti di risorse, che il Mes è lo strumento che nessuno utilizzerebbe e ha dunque senso tenere decine, centinaia di miliardi fermi in uno strumento che nessuno utilizza perché purtroppo così come si è evoluto è una specie di lettera scarlatta quando le stesse risorse potrebbero essere utilizzate con maggiore efficacia? E' un dibattito che credo si debba fare con serenità".
In più "non si può parlare di una cosa e non del quadro complessivo, cioè quali sono le regole della governance europea? Credo che si debba partire dall'inizio e non dalla fine, sapete come la penso in tema di Mes e non ho cambiato idea e soprattutto - aggiunge - mi sembra che sia una micro-questione nel tema complessivo che stiamo trattando”...
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