venerdì 28 aprile 2023

Orchestra Sinfonica di Milano. Edipo re secondo Pizzetti e Strawinsky

  

Una storia senza tempo, eterna. Il soggetto tragico di Edipo Re aveva colto l'attenzione del grande Igor Stravinskij negli anni Venti, durante la sua fase 'neoclassica', e rappresentò la tragedia come una 'natura morta'. Stravinskij decise di affidarsi, per il libretto a Jean Cocteau e a un'azione che fosse essenziale per lasciare spazio alla sua drammatizzazione: "Tranne Tiresia, il Pastore e il Messaggero, i personaggi restano nei loro costumi e nelle maschere costruite. Si muovono solo le teste e le braccia. Debbono avere l'aspetto di statue viventi". 

 

Ben diverso era l'Edipo Re pensato da Ildebrando Pizzetti nel 1903 per il testo di Sofocle messo in scena da Gustavo Salvini: intenso e tragico, il Re infine discacciato dalla sua città, non rimane del tutto solo, il suo cammino è infatti accompagnato dall’unica persona che di lui sembra aver pietà e compassione, Antigone.  

 

Le vicende di Edipo Re ti aspettano nel concerto in programma dal 4 al 7 maggio in Auditorium. Sul palco, insieme all'attore Massimiliano Finazzer Flory (voce recitante), Coro e Orchestra diretti dal M° Andrey Boreyko. 


                                 ASPETTANDO EDIPO RE - CONFERENZA

 

Il 30 maggio 1927 veniva eseguito per la prima volta, a Parigi, Oedipus Rex di Igor Stravinskij, l’esito più alto di un periodo di ricerca dedicato dal maestro russo alla classicità e al mito. Curiosamente, proprio nello stesso anno Casa Ricordi curava la registrazione dei tre Preludi sinfonici composti da Ildebrando Pizzetti nel 1903 come intermezzi per la tragedia di Sofocle a Siracusa. Nell’epoca che ha accompagnato la nascita della psicanalisi, l’interesse intorno alla figura di Edipo non poteva che essere più che mai acceso.

 

Ti aspettiamo giovedì 4 maggio alle 18.30 nel foyer della balconata in Auditorium con la Conferenza prima del Concerto dal titolo Pizzetti, Stravinskij, l’Edipo rivelato. 

 

Relatori Marco Brighenti ed Eugenio Della Chiara.

 

L'ingresso è libero.

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