«Spero che Giorgia Meloni colga questa occasione per dire senza ambiguità e reticenze che la destra italiana i conti con il fascismo li ha fatti fino in fondo quando è nata An». Lo afferma Gianfranco Fini a In mezz’ora in più. «Ancora una volta abbiamo un 25 aprile di divisione. Tutti si devono chiedere perchè e fare quello che possono per evitare che nei prossimi anni si sia nelle stesse condizioni. Deve farlo soprattutto la destra che oggi governa forte di un voto indiscutibile e perché per alcuni non avrebbe fatto i conti», ha detto l’ex leader di An, promotore della svolta di Fiuggi, ex presidente della Camera che dal 2011 a 2013, dopo l’abbandono dell’allora PdL, divenne presidente di Futuro e Libertà.
«Proprio perché conosco Ignazio La Russa da una vita e Giorgia anch’essa da tanto tempo - ha proseguito Fini - sono convinto che ne siano consapevoli, ergo, soprattutto il premier, perché sulle sue spalle c’è non soltanto la guida del Governo ma anche la guida di Fratelli d’Italia, abbiano la determinazione nel dire chiaramente quello che so che ritengono veritiero: libertà, giustizia, solidarietà sono valori antifascisti, perché i sono valori della Costituzione. Pacificare – ha sottolineato – vuol dire avere una memoria condivisa. I morti vanno onorati tutti, i criminali no, ma occorre saper distinguere quale era la parte giusta e la parte sbagliata».
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