Imbarazzo, tensione, rabbia. L'atmosfera è particolarmente tesa nel Palazzo di Vetro, perché si riunisce il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite presieduto da Serghei Lavrov, il capo della diplomazia russa. La presidenza della Federazione russa rientra nella normale turnazione dei 15 Paesi che si alternano in base a un elenco stilato per ordine alfabetico. Il Paese che guida il Consiglio ha il diritto di indicare l'agenda dei temi da affrontare. L'obiettivo di Mosca, secondo molti analisti, è spingere il dibattito per convincere alcuni membri a sostenere la sua invasione dell'Ucraina e a evitare di prendere decisioni dal forte impatto nei confronti di Mosca.
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha puntato il dito contro Mosca. "L'invasione russa dell'Ucraina, in violazione della Carta Onu e del diritto internazionale, sta causando enormi sofferenze e devastazioni al Paese e al popolo" ha detto. "Il sistema multilaterale - ha aggiunto - è sottoposto alla tensione maggiore dalla creazione delle Nazioni Unite. Le tensioni tra le maggiori potenze sono ai massimi storici, e così i rischi di conflitto. Queste sfide globali possono essere risolte solo con il rispetto del diritto internazionale". Per il ministro russo Lavrov "l'operazione militare speciale" serve a "sradicare le minacce alla nostra sicurezza", quindi ha accusato il regime di Kiev di introdurre "pratiche naziste" in Ucraina e di distruggere le tradizioni religiose...
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