Murlo (Siena), (askanews) – Il museo archeologico di Murlo, un piccolo borgo tra le splendide colline della Val di Merse in Toscana, è diverso dagli altri musei sulla civiltà etrusca, che espongono reperti delle necropoli, perché conserva al suo interno oggetti che provengono da abitazioni dell’epoca, il vicino insediamento di Poggio Civitate. Il museo è strutturato per essere apprezzato anche dai più piccoli, grazie all’iniziativa “Vietato non toccare”, ma sarà presto ancora più inclusivo.
Ne parla il direttore Folco Biagi: “A maggio inaugureremo un nuovo percorso dedicato a persone non vedenti ed ipovedenti, e attraverso una serie di pannelli tattili come questo, copriremo la narrazione di tutto il museo e di tutto quello che c’è all’interno del museo. Ci sarà la possibilità attraverso l’utilizzo di Qrcode anche di avere visite Lis, quindi per persone che non sentono. E poi lo stesso percorso sarà reso disponibile per i bambini, perché i bambini amano molto i pannelli tattili, si divertono a toccarli, attraverso il tatto esplorano, scoprono e capiscono tante cose. Insieme a questi abbiamo anche le scatole tattili, all’interno delle quali facciamo dei laboratori, e facciamo scoprire le
ceramiche, le materie con cui venivano creati gli oggetti in epoca antica, bendati, in modo che oro possano scoprire attraverso il tatto, e anche l’olfatto in certi casi”.
Se i bambini toccano gli oggetti, memorizzano più facilmente .
imparano più velocemente. Che cosa scopriranno? “Nel museo troviamo oltre alle decorazioni architettoniche che abbellivano i tetti di questi signori molto ricchi e molto particolari, uniche in certi casi, come nel caso del famoso cappellone, che è una statua che ha un grande cappello tipo sombrero sulla testa, che rappresentava un antenato che
proteggeva la famiglia e la comunità, abbiamo molti degli oggetti che stavano all’interno delle case: oggetti di prestigio, oggetti di lusso, oggetti d’oro, d’avorio, di ambra, che venivano prodotti in parte anche qui per arricchire i signori e per essere usati come oggetti di scambio”.
Il museo di Murlo è uno dei luoghi più particolari da visitare per la scoperta della civiltà etrusca, con le sue decorazioni dei tetti, gli arredi, gli oggetti all’interno di una residenza principesca che risale al periodo tra la fine del settimo e la prima metà del sesto secolo avanti Cristo. Il progetto di accessibilità per rendere la struttura un “Museo per tutti” è
partito nel 2020 con contributi pubblici ed è stato finanziato lo scorso anno anche da una raccolta fondi in crowdfunding.
Nessun commento:
Posta un commento