Filippo Bernardini, il 30enne italiano arrestato nel gennaio dello scorso anno all’aeroporto JFK di New York, ha ammesso di aver aver rubato più di 1.000 manoscritti inediti, molti scritti da autori e autrici di alto profilo, tra i quali Margaret Atwood, Ethan Hawke, Stieg Larsson e Sally Rooney.
L’uomo, residente a Londra e impiegato dal gigante dell'editoria Simon & Schuster, ha ammesso di aver usato le sue conoscenze nel settore per far sì che gli autori gli spedissero libri e testi non pubblicati, fingendo di essere un agente, una casa editrice o un talent scout. Si è quindi dichiarato colpevole di frode informatica, anche se il suo movente resta affatto chiaro. A quanto risulta agli investigatori, infatti, il contenuto dei manoscritti non è trapelato o stato pubblicato, né sono state fatte richieste di riscatto. L’Fbi aveva indicato nel movente l'obiettivo di «rubare le idee letterarie di altri», ma c’è anche chi ha parlato della mera soddisfazione personale nel leggere i testi prima di chiunque altro.
Ora Bernardini sarà processato, e rischia una pena fino a 20 anni di carcere. I suoi avvocati si sarebbero tuttavia accordati per una pena tra i 15 e i 21 mesi di carcere, e una multa non superiore a 75mila dollari.
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