venerdì 18 marzo 2022

Le bugie di Putin sulla Crimea di ieri, e sull'Ucraina di oggi. Il GIALLO della diretta dallo stadio Luzhniki: ad un certo punto il discorso si è interrotto, l'immagine di Putin è scomparsa (TGCOM 24)

 "Abbiamo iniziato la nostra missione in Ucraina per evitare il genocidio nel Donbass". Lo ha detto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, durante il suo intervento per l'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea, in un affollatissimo stadio Luzhniki a Mosca. "Abbiamo fatto risorgere questi territori e sappiamo esattamente cosa fare e come adesso, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani", ha aggiunto. Il presidente russo ha inoltre citato la Bibbia, come aveva già fatto in altre occasioni: "Non c'è amore più grande che donare la propria anima per i propri amici".


Putin: "Genocidio in Donbass a causa del dissenso" - Secondo la polizia russa, all'interno dello stadio erano presenti 95mila persone, mentre all'esterno oltre centomila. "Anche la popolazione del Donbass ha manifestato dissenso e sono subito iniziate operazioni punitive contro i cittadini della regione, sono stati bombardati costantemente, sono stati vittime di attacchi aerei. Questo è quello che noi chiamiamo genocidio", ha dichiarato ancora Putin. 

 Il leader della Federazione Russa ha elogiato "l'eroismo" dei soldati russi che stanno conducendo l'attacco in Ucraina e ha sottolineato che "c'è un'unità che da tempo non si vedeva" nel Paese. I soldati russi stanno combattendo "spalla a spalla e, se ci sarà bisogno, si proteggeranno a vicenda su campo battaglia dai proiettili come fratelli". 


"La Crimea ha sbarrato la strada ai neonazisti" - Per Putin e i suoi seguaci il 18 marzo è il giorno della Crimea, un territorio strategicamente fondamentale da tempo immemore che "ha fatto la cosa giusta ponendo una dura barriera sulla strada dei neonazisti". Secondo il capo del Cremlino, i cittadini della Crimea "volevano avere un destino comune con la loro patria storica, con la Russia, e hanno raggiunto il loro obiettivo". 

"Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado" - La narrazione del presidente russo insiste particolarmente su quella che viene definita una "liberazione" della penisola più contesa del Mar Nero. "Abbiamo risollevato la Crimea dal degrado, dall'abbandono in cui versava, specialmente la città di Sebastopoli, quando appartenevano a un altro Stato. E abbiamo fatto risorgere questi territori". 

Il giallo della diretta, Putin "scompare" all'improvviso a metà discorso - L'evento ha però sollevato più di qualche dubbio in giro per il mondo sulla natura della "diretta". A un certo punto, nel mezzo del discorso, Putin è infatti improvvisamente scomparso dagli schermi e "coperto" dalla musica del concerto. Il canale televisivo pubblico russo Rossiya-24 ha iniziato a trasmettere altri momenti dello stesso evento, discorsi ufficiali e popolari canzoni. Quindici minuti dopo, l'emittente ha ripreso a trasmettere in differita il discorso del presidente russo

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