Il conflitto russo-ucraino è arrivato al trentacinquesimo giorno. Dopo gli spiragli di pace che si sono profilati nel corso dei primi colloqui si guarda con speranza ai negoziati tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul.
Il presidente ucraino Zelensky afferma comunque di non fidarsi di Mosca fino a quando non si vedranno effetti concreti sul campo. Ed esclude si possa pensare di revocare le sanzioni alla Russia fino a quando la guerra non sarà finita. Anzi, invita i Paesi alleati a inasprirle ancora di più.
Sul fronte russo intanto le attenzioni sembrano essersi verso il sud dell'Ucraina e Putin riferendosi a Mariupol afferma che i "nazionalisti devono deporre le armi".
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