sabato 19 marzo 2022

Titoli in libertà della tv 'deficiente'

 Ci sorprendiamo spesso a pensare alla tv e a a riflettere sui titoli di molte trasmissioni assai seguite, per concludere sulla loro imbecillità.

Non concludiamo per questo con la definizione di 'deficiente' della tv, accogliendo l'invito dell'allora signora Ciampi che spronava i giovani a spegnere la tv e a leggere un pò di più. Leggere apre la mente - diceva - la tv solo gli occhi e le orecchie, e agli uni come alle altre  qualche volta fa anche male. Ci fermiamo a sottolinearne la stupidità

 I titoli. Campione in questa classifica provvisoria è la trasmissione del tribuno Giletti, al quale, guarda caso, il cattivissimo della tv, Aldo Grasso, non dedica mai attenzione alcuna, mentre ne meriterebbe - gliel'ha proibito il suo padrone Cairo?

 Si intitola la trasmissione di Giletti ' Non è l'Arena'. Ora, risulta a tutti che  quella è proprio  L'Arena, la stessa che faceva un tempo in Rai per la quale a La 7 non ha  potuto usare l'originale per ragioni di diritti e di proprietà del titolo.

 Eppoi Giletti, se 'Non è l'Arena' ci dica, almeno una volta, prima che finisca l'edizione 2022, cosa è!

 Con Serena Bortone, campionessa di incassi all'audience, saremo più clementi. Oggi è un altro giorno,  si chiama la sua trasmissione quotidiana su Rai 1 del primo pomeriggio.  Pensando al nome della sua trasmissione, chissà perchè, ci viene da pensare che quel titolo sarebbe stato più a pennello se fosse stato: Domani è un altro giorno, ma forse siamo viziati  da canzoni e film e non sappiamo dimenticarli.

 In vetta a questa classifica provvisoria c'è poi l'Antonellina che, a mezzogiorno esatto, arriva ogni giorno in tv, dalla sua cucina nel bosco, con 'E' sempre mezzogiorno' , a prepararci piatti succulenti ed anche l'evangelico 'pane quotidiano'. 

 Senza costringerla a voli pindarici, volentieri le chiederemmo cosa si aspettava, andando in onda sempre a mezzogiorno? Che fossero le 13?  No, Antonellina, a mezzogiorno, ogni giorno, in qualunque parte del mondo, è sempre mezzogiorno. Mentre lei a  tutti sembra voler ricordare che , a mezzogiorno, E' sempre mezzogiorno, temendo che qualcuno lo dimentichi.

 Mentre noi a Lei ed alla sua allegra brigata, a cominciare dal direttore Coletta, vorremmo ricordare di non stonare vergognosamente quella povera  sigletta iniziale. Possibile che nessuno si sia accorto dello sconcio e l'abbia fatta registrare di nuovo, 'tirandola un pò' su? 


Infine, Giovanni Floris che per fare il pizzardone in mezzo al traffico congestionato di quella 'secchiata' di ospiti che invita ogni sera, ai quali fa dire quattro parole ed una mezza cazzata  ciascuno - quando ci dice bene - non ha avuto neanche un minuto per pensare ad un nuovo titolo  per la sua trasmissione a La 7, dopo Ballarò in Rai; e così si è buttato sul giorno della  settimana in cui va in onda Di martedì, che ora gli sta stretto al collo come un cappio, per cui non può cambiare più giorno. A meno che, dovendo per ordine di Cairo, spostarsi al giovedì, non segua l'esempio del suo compagno di emittente Giletti, e la chiami Non è Di Martedì. che è poi 'Di martedì cambiata di giorno, allo stesso modo per cui Non è l'Arena altro non è che L'Arena  passata dalla Rai a La 7.

E, prima di finire, un suggerimento per Aldo Grasso che nelle passate settimane ha dipinto sul Corriere un grande affresco con i vari tipi di ospiti dei salotti tv, dimenticando forse in inserirvi anche i conduttori. Floris prima di tutti gli altri. Il suo talk sembra davvero un mercato di frutta e verdura, dove i venditori gridano i loro prodotti, gli acquirenti pure e lui, Floris, costretto a fare il pizzardone. Che se ne fa di tanti ospiti? Gliene basterebbero meno della metà, se avesse intenzione di  farli parlare e magari anche ascoltarli un pò. 

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