La guerra in Ucraina arriva al suo trentaseiesimo giorno. Mosca ha offerto una tregua umanitaria "condizionata" per permettere il corridoio umanitario a Mariupol. Ma Zelensky non vuole scendere a compromessi: "Non vedo nulla di concreto dai colloqui", afferma il presidente ucraino, che sulla de-escalation russa ribadisce di "non credere a nessuno". Intanto il Pentagono segnala che le truppe russe si stanno spostando da Kiev e da Chernobyl verso la Bielorussia, ma che non c'è nessun spostamento di militari in Donbass. Gli spiragli per un accordo sembrano richiudersi mentre i colloqui dovrebbero tornare a distanza il 1 aprile.
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