Il logo scelto per questa edizione è lo stesso usato nel 1999 per un’altra edizione speciale della Marcia della pace, l’immagine di una mamma tra i proiettili che stringe il suo bambino. Era quella contro la guerra in Kosovo, un conflitto che in molti oggi leggono come un segnale di quanto sta succedendo oggi. La Perugia-Assisi si mobilita dunque per una nuova edizione straordinaria, contro la guerra della Russia in Ucraina. Dopo quella di ottobre, i pacifisti torneranno a percorrere domenica 24 aprile i 25 chilometri che separano il capoluogo dell’Umbria dalla città di San Francesco. Seguendo l’appello di Papa Francesco: «Fermatevi! La guerra è una follia». Con un anticipo domenica prossima 27 marzo, in piazza San Pietro.
La "Marcia della pace e della fraternità PerugiAssisi", che aveva riarrotolato gli striscioni pochi mesi fa dopo la consueta edizione biennale, deve ripartire sull’urgenza del conflitto in Ucraina. «È una Perugia-Assisi che non avremmo mai voluto convocare», annuncia Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore, presentando l’iniziativa a Perugia. «Non è importante quello che faremo tra un mese - aggiunge - ma quello che faremo in questi giorni. Già domenica saremo in piazza per l’Angelus con le scuole e gli enti locali, per stringere il Papa in un grande abbraccio e unire la nostra piccola voce alla sua. Gli consegneremo le 655 mila firme raccolte dal 26 gennaio per la prima giornata di digiuno e preghiera e Ucraina. Sarà la marcia - spiega Lotti - di chi la pace la fa, non di chi la proclama. Il nuovo nome della pace è la cura, di chi fa la pace prendendosi cura degli altri e dell’ambiente, con al centro ancora una volta le scuole impegnate nella pace e nella fraternità».
«Avremmo voluto convocare il popolo della pace - commenta la presidente della provincia di Perugia Stefania Proietti - per allargare la pace, non per fermare una guerra. Non sarà un appello disperato, ma di speranza. Abbiamo tempi stretti per organizzare tutto, ma non potevamo non essere vicini agli ucraini, così come ai giovani russi che protestano in patria rischiando le botte e l’arresto».
Giuseppe Giulietti, presidente del sindacato dei giornalisti, intervenuto al telefono, ricorda che anche stavolta la Federazione nazionale della stampa sarà in marcia da Perugia ad Assisi, annunciando una iniziativa in programma il giorno prima: «Verremo ad Assisi il 23 aprile - annuncia Giulietti - con una delegazione di giornalisti ucraini, bielorussi e russi per lanciare un appello per aiutare tutti quei giornali e voci indipendenti che hanno chiuso o che stanno per chiudere a causa di questa guerra».
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i giovani in servizio civile che stanno curando l’organizzazione della Marcia: Elena Belia, Marco Zucchetta, Tancredi Marini e Mariam Bouchraa. «Marcerò anch’io il 24 aprile, durante il mese del Ramadan - dice Mariam - anche se sarà un po’ più faticoso. E una delle motivazioni sarà la mia fede, che mi spinge tutti i giorni ad agire con giustizia e per la giustizia».
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