Ieri molti commentatori hanno obiettato, dopo aver sentito Biden definire il leader russo: 'criminale di guerra', che un leader mondiale come Biden non può esprimersi con tali termini di un altro leader, anche in presenza di evidenti crimini di guerra.
Insomma che Putin sia un criminale assassino - assassino di fratelli, l'ha definito oggi Papa Francesco - è sotto gli occhi di tutti; l'azione del suo esercito parla chiaro; ma non si può dire, meglio si può anche dire ma non può mai dirlo un altro leader mondiale, come Biden.
Noi, benché convinti che le parole in una situazione come quella presente vadano soppesate, non siamo scandalizzati al pari di tanti commentatori che, invece, lo sono. Convinti che gli eccidi che vediamo ogni giorno perpetrati dall'esercito di Putin su gente inerme, civili indifesi, vecchi e bambini - tanti bambini - sono molto più sconvolgenti di qualunque parola o appellativo.
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