sabato 26 marzo 2022

Putin, l'ex boy scout sovietico, non ci sta ad essere trattato da Biden come un delinquente comune, che però dimostra di essere con il massacro in Ucraina

 Ogni giorno, a qualsiasi ora, dall' alba a sera tardi,  da trenta giorni a questa parte, accendi la tv, e quello che vedi ti catapulta nell'inferno che è diventata l'Ucraina, dopo l'invasione russa. Immagini di distruzione, di morte: intere città rase al suolo, palazzi sventrati e case abbattute,  corpi carbonizzati sulle strade, carcasse di mezzi militari semi bruciati,  lampi di fuoco,  rombi di cannoni, il suono delle sirene, e  gente di ogni età in fuga, con il terrore che gli si legge in volto. 

 Questa è la guerra che l'ex boy scout Putin ha scatenato in Ucraina, e perché l'ha fatto? Perchè  teme che  i vicini ucraini e quelli delle altre nazioni assai prossime alla sua Russia, occupino i boschi e le valli dove da ragazzo, con gli altri suoi amici scout faceva escursioni e viveva felice, magari giocando alla guerra, allora con armi finte.

Quel boy scout ora  che è cresciuto vuole  che tutti quei luoghi  tornino ad essere a sua completa disposizione. Non che vi voglia cacciare tutti gli altri boy scout che ora li frequentano, però vuole lui dettare le regole per le occupazioni.

Quell'ex boy scout,  apprendista dittatore, a detta del suo portavoce Peskov ( sì proprio lui, quello che ha la bella figlia e l'ex moglie in Occidente, proprio nella  casa del diavolo, bellissima e comodissima certo, ma sempre del diavolo) è molto offeso per le parole che gli ha riservato ieri Biden,  parlando ad un tiro di schioppo da quei luoghi che vuole annettersi. Lui è sconvolto dal turpiloquio di Biden.

 Il quale, a detta di Peskov portavoce del Cremlino, non può chiamare Putin macellaio, assassino, criminale, delinquente. 

 Come altro allora considerarlo, dopo che da un mese e passa la tv ci rimanda quelle terribili immagini delle sue imprese dittatoriali e disumane? Basta che non lo si chiami come ha fatto Biden.

 Sarebbe ora che Putin facesse meno caso alle parole e si attenesse ai fatti, concentrandosi su di essi, perchè anche le parole più dure nei suoi confronti  sono  niente di fronte all'eccidio che, da spericolato e provetto macellaio,  da delinquente, assassino, criminale di guerra, sta compiendo in Ucraina.

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