Fra pochi giorni Daniele Gatti si insedia di fatto nel Teatro del maggio Musicale Fiorentino, dirigendo l'opera inaugurale dell'edizione 2022 del Festival del Maggio, con l'incarico di direttore 'principale', per il prossimo triennio 2022-2024. Quando...
Gatti ha presentato il suo programma, d'accordo con Pereira, con il quale aveva già lavorato a Zurigo e della cui fiducia illimitata egli gode.
L'incarico id direttore 'principale' e non 'musicale', ha spiegato, è la conseguenza diretta della presenza di Zubin Mehta che del Maggio ha fatto la storia degli ultimi cinquant'anni. Ma non ha detto ciò che, sempre Valerio Cappelli - che bisogna dargli atto è sempre ben informato e sempre prima di tutti gli altri - che lo ha intervistato anche ora per il Corriere della sera, aveva fatto intendere al momento in cui fu resa nota la notizia del suo impegno a Firenze. E cioè che ci sarebbe un accordo con l'Accademia di Santa Cecilia, perchè Gatti vi diventi direttore musicale alla fine del 2024 quando Pappano lascerà l'incarico romano per assumerne uno identico a Londra.
Allora si scrisse che quell'incarico di direttore 'principale' gli lasciava maggiore libertà, nel seno che potrebbe Gatti sbarcare a Roma anche prima della fine dell'incarico fiorentino, mantenendo, se necessario, per qualche tempo ambedue gli incarichi non contraddicendo fra loro. Mentre non avrebbe potuto essere direttore 'musicale' in due enti di uguale profilo giuridico nel medesimo paese.
E al suo trasloco, quando sarà, a Roma, fa pensare il fatto che a poco più di due anni di distanza, Santa Cecilia non parla ancora del successore di Pappano, mentre qualunque orchestra nel mondo, anche meno blasonata di quella romana, assume decisioni di questa importanza con molto tempo di anticipo.
Dunque la decisione sarebbe stata presa già da tempo, anche se la sua ufficializzazione si aspettano le calende greche per renderla nota.
A Chicago, dove fra non molto tempo terminerà l'incarico di Riccardo Muti, si sta pensando concretamente, alla sua sucecssione. E il nome più accreditato sia quello di Christian Thielemann, a dispetto del suo caratteraccio che a Dresda ha creato, a sentire quello che scrivono i giornali tedeschi, qualche problema.
Tornando a Firenze, Daniele Gatti ha dichiarato che Firenze sotto la sua reggenza aspira a diventare come Salisburgo, nel senso che il Maggio non può essere ristretto ai soli mesi primaverile, ma deve estendersi a tutto l'anno, attivando un turismo musciale, del quale Salisburgo sì, ma Firenze non ha.
A Salisburgo, che vive infatti di turismo culturale e più precisamente 'musicale' si sono inventati un festival dopo l'altro ( Festival estivo, Festival di Pentecoste, Festival di musica contemporanea, Festival jazz ) e così in ogni stagione dell'anno c'è una giusta ragione per recarsi a Salisburgo.
Gatti, riflettendo anche che Firenze - che ha a suo favore anche presenze museali ( Uffizi primaditutto) che Salisburgo non ha - è una cittadina che ha dimensioni di popolazione assai simile a Salisburgo, può attivarsi anche in campo musicale sulla falsariga della patria di Mozart. E per questo ha penato a manifestazioni musciali ogna delle quali incentrata su un ciclo tematico: Verdi 'spagnolo', il mito, la fiaba.
Ed ha infine fatto sapere che guiderà la Filarmonica di Monaco di Baviera in sostituzione di Gergiev che, come si sa, per qualche tempo non si farà vedere in Occidente.
La sua amica e, come lui, sostenitrice di Putin, Anna Netrebko, sembra cha abbia trovato altri lidi in cui sbarcare nel mondo, dopo che come per Gergiev, alcuni importanti approdi 'musicali' dell'Occidente, sono loro preclusi: A causa della dannata sanguinosa guerra che il despota sanguinario russo, loro amico, ha dichiarato alla Ucraina, senza altra ragione che la sua onnipotenza e volontà di assoggettare popoli e paesi liberi.
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