Le note di "Bella ciao" sono diventate l'inno della resistenza ucraina. La popolare cantante folk, Khrystyna Soloviy, ha riadattato il canto partigiano al contesto dell'attuale conflitto con la Russia, dedicandolo - spiega sui social - "a tutte le forze armate, ai nostri eroi e a tutti coloro che in questo momento combattono per la propria terra".
Fin dal titolo - "L'ira ucraina" - la guerra entra prepotentemente nelle strofe. Non ci sono fiori, né monti, solo bombe, razzi e carri armati.
"Una mattina, all'alba/
La terra tremò e il nostro sangue cominciò a bollire
I razzi dal cielo, le colonne dei carri armati
E il vecchio Dnipro urlò".
La voce della giovane Soloviy, accompagnata dalla chitarra di Olexii Morosov, canta ancora:
“Nessuno ci pensava, nessuno sapeva
Quale fosse l'ira ucraina”.
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