Tre mesi di opere, sei titoli, concerti e appuntamenti. Presentato il ricco cartellone dell’84° edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, dal sovrintendente Alexander Pereira, con Daniele Gatti in collegamento da Parigi.
Festival decentrato: i lavori per la macchina scenica nella Sala Grande impongono infatti già adesso di eseguire gli spettacoli nell’Auditorium Zubin Mehta appena inaugurato, e varie incursioni nella storica sala del Teatro della Pergola.
Il festival si apre il 12 aprile con Orphée et Eurydice di Christoph Willibald Gluck (altre recite il 13, 19, 21, 23 aprile), il debutto operistico di Daniele Gatti nel suo ruolo di direttore principale del Maggio Musicale Fiorentino. L’opera, mai eseguita al Maggio nella versione francese, verrà data in un nuovo allestimento: la regia è affidata a Pierre Audi, regista libanese, attuale direttore artistico del Festival di Aix-en-Provence, Le scene e le luci sono di Jean Kalman, i costumi di Haider Ackermann, i video di Gilber Nouno e la coreografia è di Arno Schuitmaker.
Nel cast troveremo Juan Francisco Gatell, tenore assai legato a Firenze fin dal suo debutto in loco nel 2004, e Anna Prohaska nei ruoli degli amanti che danno il titolo all’opera, e Sara Blanch in quello di Amore. Il balletto, componente fondamentale della versione francese dell’opera che debuttò il 2 agosto 1774 all’Académie Royale de Musique, sarà eseguito da ballerini diplomati all’Accademia del Teatro alla Scala.
Il 27 aprile, con repliche il 30, il 3, 5 e 8 maggio, andrà in scena per la prima volta in assoluto al Maggio Roméo et Juliette di Charles Gounod: la nuova produzione è capitanata da Frederic Wake-Walker alla regia, che ritorna a Firenze con il suo team dopo il successo dell’Adriana Lecouvreur che ha inaugurato la scorsa edizione. Polina Liefers firma le scene, Julia Katharina Berndt i costumi e Anna Olkhovaya le coreografie, mentre le luci sono di Peter Mumford. Nel cast vedremo il ritorno di Juan Diego Flórez e Valentina Naforniƫa nel ruolo dei protagonisti. Insieme a loro Vasilisa Berzhanskaya (Stéphano), Alessio Arduini (Mercutio), Evgeny Stavinsky (Fréré Laurent), Ruzil Gatin (Tybalt), Francesco Milanese (Comte Capulet), Marina De Liso (Gertrude), Adriano Gramigni (Duce de Verone) e André Courville (Pâris), Davide Piva (Grégorio). Henrik Nánási dirigerà l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino.
Terzo titolo: Le nozze di Figaro il 10 maggio al Teatro alla Pergola (repliche il 12, 15, 18 e 20 maggio) come nel 1992 con la storica regia di Jonathan Miller e la direzione di Zubin Mehta. Il cast sarà composto da Alessandro Luongo (Conte d’Almaviva), Kirsten MacKinnon (Contessa d’Almaviva), Luca Micheletti (Figaro), Benedetta Torre (Susanna), Serena Malfi (Cherubino), Fabio Capitanucci (Bartolo), Carmen Buendía (Marcellina), Paolo Antognetti (Don Basilio), Antonio Garès (Don Curzio), Rosalía Cid (Barbarina) e Alfonso Zambuto (Antonio).
Mai eseguito al Maggio, I due Foscari di Giuseppe Verdi (prima il 22 maggio, con repliche il 25, 28, 31 e 3 giugno) vedranno il ritorno di Plácido Domingo a Firenze dopo il grande successo di Nabucco. Stavolta affronterà il ruolo di Francesco Foscari in un nuova produzione firmata da Grischa Asagaroff alla regia, con scene e costumi di Luigi Perego, luci di Valerio Tiberi e coreografia di Cristiano Colangelo, mentre la direzione sarà affidata a Carlo Rizzi. A fianco di Domingo troveremo Jonathan Tetelmann, che debutta al Maggio nel ruolo di Jacopo Foscari, e Ailyn Pérez nei panni di Lucrezia Contarini. Completano il cast Riccardo Fassi (Loredano), Joseph Dahdah (Barbarigo) e Xenia Tziouvaras (Pisana).
Al Teatro della Pergola Ariadne auf Naxos di Richard Strauss il 7, 10, 13, 16, 18 giugno, opera assente dai cartelloni del Maggio dal 1997 quando Mehta la diresse nella stessa sala. Stavolta la direzione è affidata a Daniele Gatti, mentre la regia è di Matthias Hartmann con le scene di Volker Hintermeier e le luci di Valerio Tiberi, lo stesso team che ha creato il recente Fidelio che ha inaugurato il nuovo auditorium. Tra i ruoli principali, Krassimira Stoyanova interpreta Ariadne, A. J. Glueckert è Bacchus, Michelle Losier veste i panni del Komponist, mentre Jessica Pratt debutta il ruolo di Zerbinetta nella versione 1916, dopo aver sostenuto quello della versione originale a Martina Franca nel 2020. Negli altri ruoli troveremo Markus Werba (Musiklehrer), Liviu Holander (Harlekin), Luca Bernard (Scaramuccio), Jacoub Eisa (Truffaldin), Daniel Schliewa (Brighella), Maria Nazarova (Najade), Anna Doris Capitelli (Dryade), Liubov Medvedeva (Echo), Antonio Garés (Tanzmeister), Matteo Guerzè (Perückenmacher), Davide Piva (Lakai), Joseph Dahdah (Der Offizier). Alexander Pereira si riserva, come ha fatto già altre volte a Zurigo e alla Scala, il ruolo parlato dell’Haushofmeister.
Mai rappresentato al Maggio. Acis et Galatée, ultima opera composta da Jean-Baptiste Lully, compositore fiorentino che vide però il suo massimo successo a Parigi, vedrà la sua prima fiorentina il 4 luglio (repliche il 6, 9 e 11) all’Auditorium Zubin Mehta con la direzione di Federico Maria Sardelli a capo del suo Modo Antiquo e la regia di Benjamin Lazar. Le scene sono di Adeline Caron, i costumi di Alain Blanchot, le luci di Christophe Naillet e la coreografia di Gudrun Skamletz. Tra gli interpreti Jean François Lombard, Luigi De Donato e Francesca Lombardi Mazzulli.
A questi titoli si aggiunge Ayda, amore fatale, opera per i più giovani ispirata all' Aida di Giuseppe Verdi, commissionata dal Maggio in collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, in un progetto di CR Firenze in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze. La messa in scena curata per la regia, la scrittura scenica e i costumi da Manu Lalli, vedrà sul podio dell’Ensemble della Scuola di Musica di Fiesole, Giuseppe La Malfa. Sul palco della Cavea del teatro gli attori della compagnia Venti Lucenti e gli studenti del progetto “All’opera,… le scuole al Maggio”, cioè 400 allievi delle scuole primarie e secondarie di Firenze. I ruoli di Amneris e Amonasro saranno sostenuti da Xenia Tziouvaras e Alfonso Corrado. La prima è il 4 giugno con repliche il 6, 8, 9 giugno.
Tutte le opere saranno presentate in un ciclo di conferenze dal titolo “Prima le parole, poi la musica” tenute da Nicola Cattò (Orphée et Eurydice), Alberto Mattioli (Roméo et Juliette), Maurizio Biondi (Le nozze di Figaro), Giuseppe Rossi (I due Foscari), Giangiorgio Satragni (Ariadne auf Naxos) e Giovanni Vitali (Acis et Galatée).
Ricchissimo anche il programma dei concerti. Si parte il 26 aprile con il primo concerto di Daniele Gatti che eseguirà il Lamento di Arianna SV 107 di Claudio Monteverdi e Perséphone di Igor Stravinskij con Juan Francisco Gatell come tenore solista. Gatti tornerà poi il 17 giugno con un secondo concerto dove eseguirà brani del Roméo et Juliette di Hector Berlioz, la suite dalle musiche di scena op. 80 Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré e la Suite n. 2 del balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel. Nel terzo concerto, il 30 giugno, il direttore milanese proporrà invece Oedipus Rex di Stravinskij, preceduto dai tre intermezzi sinfonici Per l’Edipo Re di Sofocle di Ildebrando Pizzetti; nell’opera oratorio di Stravinskij su testo di Jean Cocteau canteranno A. J. Glueckert (Oedpus), Judit Kutasi (Jocasta), Alex Esposito (Créon) e Luca Bernard (pastore) mentre la voce recitante sarà quella di Massimo Popolizio.
Importante anche la presenza di Zubin Mehta, presente nel cartellone concertistico con 4 concerti. Il primo, il 29 aprile, vedrà in programma la Sinfonia n. 1 di Gustav Mahler e il poema sinfonico Also sprach Zarathustra di Richard Strauss. Il 29 maggio il maestro si dedicherà invece alle ultime tre sinfonie di Mozart per poi lasciare spazio a Beethoven nei successivi appuntamenti. Il 13 luglio dirigerà infatti la Sinfonia n. 9 con i complessi del Maggio e i solisti Mandy Fredrich, Marie Claude Chappuis, A. J. Glueckert e Florian Boesch in un concerto dedicato alla città di Firenze nella Cavea del teatro. Beethoven aprirà poi il quarto concerto del 14 luglio con ouverture e estratti di Die Geschöpfe des Prometheus, per chiudere poi con le Variazioni su un tema rococò per violoncello (solista Antonio Meneses) e orchestra e la Sinfonia n. 4 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
I complessi del Maggio verranno poi diretti da Myun-Whun Chung il 22 giugno con un programma ispirato alla Grecia Antica con il Prélude à l’aprés-midi d’un faune di Claude Debussy e la Suite n. 1 di Daphnis et Chloé di Maurice Ravel, per poi chiudere con la Sinfonia n. 6 “Patetica” di Čajkovskij. Il 7 luglio invece Manfred Honeck impagina tre composizioni beethoveniane: l’ouverture Coriolano, la cantata per coro Meerstille un glückliche Fahrt op. 112, e la Fantasia corale op. 80 con Andrea Lucchesini al pianoforte; chiude il concerto una suite dell’Elektra di Strauss trascritta dallo stesso direttore.
C’è spazio anche per ospitare l’Orchestra Filarmonica nazionale di Russia, diretta da Vladimir Spivakov il 28 aprile. In programma l’ouverture Romeo and Juliet di Čajkovskij, la suite n. 2 op. 64ter dal balletto omonimo di Sergej Prokof’ev, la suite dell’opera La fiaba dello Zar Saltan di Nikolaj Rimskij-Korsakov, e la Suite per soprano, violoncelli e orchestra del compositore Konstantin Boyarsky con la voce di Ekaterina Lekhina e il violoncello di Dali Gutserieva.
A margine il convegno internazionale del 21 e 22 maggio dedicato a Renata Tebaldi per celebrare il centenario dalla nascita. Il convegno dal titolo “Renata Tebaldi: essere diva negli anni ‘50” sarà curato da Giancarlo Landini e Giovanni Vitali. Durante il convegno verrà proiettato in anteprima il documentario di Rai Cultura “Renata Tebaldi. Vissi d’arte” di Marta Teodoro e Elisabetta Foti.
In occasione del 101esimo anniversario dalla nascita di Emanuele Luzzati (Genova, 3 giugno 1921), verrà pubblicato dalla casa editrice Edifir il volume “Emanuele Luzzati al Maggio Musicale” a cura di Valentina Filice e Manuel Rossi. Il libro è arricchito dalla documentazione iconografica conservata presso l’Archivio Storico del Teatro del Maggio.
Il sovrintendente Pereira ha dichiarato che la programmazione autunnale vedrà un concerto di Christoph von Dohnányi.
ll 21 dicembre 2022 si inaugurerà la sala grande ristrutturata e modernizzata con un’opera diretta da Daniele Gatti. E sarà l'inaugurazione n.4
Ulteriori informazioni: www.maggiofiorentino.com
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