Zingaretti ha dunque vinto le primarie del PD, per le quali sono andati a votare 1.800.000 cittadini - un successo clamoroso assolutamente inatteso; alla vigilia ci si augurava che si recassero ai gazebo almeno 1.000.000 di cittadini ! - e con un risultato personale intorno al 70%.
Non è ancora la rinascita di un partito, né la nascita di una opposizione fuori del governo - giacché tutti dicono che oggi il Governo gialloverde ha al suo interno l'unica opposizione - e neppure un partito che possa guidare un governo, in caso di crisi del Gabinetto Conte, ma che sarebbe meglio definire, ' Gabinetto Salvini' almeno fino alle Europee il cui risultato non sarà indifferente per il proseguimento dell'esperienza gialloverde.
Ancora niente di tutto questo, ma la generale partecipazione e il risultato di Zingaretti sono una assoluta novità.
Come una assoluta novità è stata la marcia dei 250.000 a Milano, alla viglia delle primarie, con lo slogan:'People. Prima le Persone!' che ha portato in piazza una minoranza in procinto di scalare la maggioranza che crede ad un'altra Italia, tanto per cominciare: all'Italia della Convivenza e dell'Integrazione.
Adesso nel caso di Zingaretti, si attende che Bettini, stratega della vittoria del governatore del Lazio, aspirante alla segreteria PD, non lo abbandoni nella formulazione del programma del partito e nella individuazione delle alleanze possibili, anzi necessarie, per correre alle Europee, senza partire già sconfitti. E' questa la sfida che attende Zingaretti ed il suo partito, per non vanificare quella su autodefinizione: sarò il SEGRETARIO della GENTE. perché di formulette similari, abbiamo conoscenza - l'avvocato del popolo, Conte - ed anche notizia del flop.
Questa mattina in tv, il direttore responsabile di LIBERO, Senaldi, interrogato sui due fatti rilevanti del fine settimane ha detto: non vedo nessuna novità nella Marcia dei 250.000 a Milano, nè della grande partecipazione alle primarie: 1.800.000 cittadini che si sono recati aio gazebo allestiti del PD, per votare il proprio segretario. Al che ci è venuto spontaneo urlargli, pur essendo a molti chilometri di distanza da lui e senza che ci potesse sentire: mettiti gli occhiali!
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