No tagli No bavagli': parte da Perugia la campagna della Fnsi in difesa di libertà di stampa e pluralismo
Bloccare i tagli alle provvidenze per l'editoria e calendarizzare la discussione dei disegni di legge per contrastare le querele temerarie. Queste le richieste al governo presentate dal segretario Lorusso e dal presidente Giulietti nel corso di una conferenza stampa promossa con l'Associazione Stampa Umbra.
Bloccare i tagli alle provvidenze per l'editoria in attesa della presentazione della proposta di riforma del settore dell'informazione e calendarizzare la discussione dei disegni di legge per contrastare le querele temerarie: sono le richieste avanzate al governo e ai presidenti di Camera e Senato dalla FNSI che, con il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti, ha lanciato questa mattina da Perugia la campagna nazionale 'No tagli No bavagli' nell'ambito di una conferenza stampa promossa con l'Associazione Stampa Umbra.
L'iniziativa, che fa seguito al mandato del XXVIII Congresso della Federazione nazionale della Stampa italiana, segna l'avvio di una mobilitazione che toccherà tutte le principali città italiane, con l'obiettivo di difendere la libertà di stampa e il pluralismo dell'informazione come fondamentali presidi di democrazia.
«Al di là degli annunci e degli slogan, registriamo da parte del governo atti che vanno nella direzione opposta a quella dichiarata, ovvero colpire sempre di più l'informazione anche attraverso i tagli alle diverse forme di sostegno all'editoria», hanno detto il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti.
«Manca inoltre – hanno aggiunto – la volontà di affrontare e di prendere in considerazione seriamente la questione dei bavagli messi all'informazione sia attraverso le querele temerarie che con le minacce ai cronisti. Non c'è un solo atto firmato, ad oggi, che sia andato nella direzione di rafforzare il lavoro di chi fa informazione e di tutelare il ruolo dell'informazione. Il Consiglio d'Europa ha giudicato l'Italia come un Paese a rischio per i troppi giornalisti sotto scorta, per le troppe querele temerarie volte a imbavagliarli e ora si tolgono anche i fondi per l'editoria. Da Perugia parte oggi una grande campagna nazionale per bloccare questi tagli, che porteranno alla perdita di posti di lavoro e alla chiusura voci della diversità e della differenza, perché ogni taglio diventa un bavaglio, non ai giornalisti, ma ai cittadini che non potranno più scegliere».
Nel corso della conferenza stampa Lorusso e Giulietti hanno stigmatizzato la posizione negativa assunta dal governo sulla riforma del copyright predisposta dall'Unione Europea e hanno invece espresso soddisfazione per la decisione del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, di istituire un Comitato sulle intimidazioni ai giornalisti.
Il presidente dell'Associazione Stampa Umbra, Marco Baruffi, ha infine sottolineato che «i tagli alle provvidenze per l'editoria rischiano di ridimensionare pesantemente il sistema dell'informazione regionale, che deve essere salvaguardato da un fenomeno come quello delle querele temerarie al quale purtroppo non sfuggono nemmeno i colleghi umbri».
L'iniziativa, che fa seguito al mandato del XXVIII Congresso della Federazione nazionale della Stampa italiana, segna l'avvio di una mobilitazione che toccherà tutte le principali città italiane, con l'obiettivo di difendere la libertà di stampa e il pluralismo dell'informazione come fondamentali presidi di democrazia.
«Al di là degli annunci e degli slogan, registriamo da parte del governo atti che vanno nella direzione opposta a quella dichiarata, ovvero colpire sempre di più l'informazione anche attraverso i tagli alle diverse forme di sostegno all'editoria», hanno detto il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti.
«Manca inoltre – hanno aggiunto – la volontà di affrontare e di prendere in considerazione seriamente la questione dei bavagli messi all'informazione sia attraverso le querele temerarie che con le minacce ai cronisti. Non c'è un solo atto firmato, ad oggi, che sia andato nella direzione di rafforzare il lavoro di chi fa informazione e di tutelare il ruolo dell'informazione. Il Consiglio d'Europa ha giudicato l'Italia come un Paese a rischio per i troppi giornalisti sotto scorta, per le troppe querele temerarie volte a imbavagliarli e ora si tolgono anche i fondi per l'editoria. Da Perugia parte oggi una grande campagna nazionale per bloccare questi tagli, che porteranno alla perdita di posti di lavoro e alla chiusura voci della diversità e della differenza, perché ogni taglio diventa un bavaglio, non ai giornalisti, ma ai cittadini che non potranno più scegliere».
Nel corso della conferenza stampa Lorusso e Giulietti hanno stigmatizzato la posizione negativa assunta dal governo sulla riforma del copyright predisposta dall'Unione Europea e hanno invece espresso soddisfazione per la decisione del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, di istituire un Comitato sulle intimidazioni ai giornalisti.
Il presidente dell'Associazione Stampa Umbra, Marco Baruffi, ha infine sottolineato che «i tagli alle provvidenze per l'editoria rischiano di ridimensionare pesantemente il sistema dell'informazione regionale, che deve essere salvaguardato da un fenomeno come quello delle querele temerarie al quale purtroppo non sfuggono nemmeno i colleghi umbri».
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