lunedì 13 aprile 2015

Gli sfracelli di Freccero, le idiozie di Salvini. L'EXPO, e l'ANAS. Mai più ciucci a capo dell'ANAS

Se ogni volta che apre bocca il Matteo lombardo non riesce a trattenere una qualche scemenza - l'ultima sui campi rom gli meriterebbe il taglio della lingua, semplicemente per non fargli fare continuamente la figura dell'idiota - quando in uno studio televisivo siede l'apocalittico Freccero allora c'è da attendersi un qualche sfracello, annunciato, minacciato o narrato. Qualunque, perchè su qualunque argomento egli potrebbe scrivere un' enciclica di disastri, gicchè sa tutto,  perfino quello che non sa.
 In faccia a lui i 'Freccero Boy's, Gomez e Travaglio sono dei bamboccioni, mollaccioni, anche quando seguono alla lettera la lezione del loro guru, Freccero.
 Il quale ieri, nello studio di 'Piazza pulita' si interrogava sull'EXPO.  Era proprio necessario farla? a che serve oggi una Expo? perchè prima di prendere una decisione non si è andati a vedere i risultati disastrosi delle ultime? E McDonald's all'EXPO? E' una ingiuria , nonostante che io - ha detto -  consumi abitualmente  panini della multinazionale  e coca. E poi c'è lo scandalo dell'incompiuto, tipico  di tutta la storia italiana  che ora non risparmia neanche la manifestazione milanese che ci esporrà al ridicolo di fronte al mondo. Che se ne farà dell'EXPO, una volta finito? Un' Expo doveva incidere sulla città, si doveva fare non in una landa deserta ma in città ( Freccero straparla).  E i padiglioni di carta pesta (reggeranno?) e la sicurezza che fa acqua da ogni parte, perfino in Tribunale? E le consuete mazzette,  gli appalti truccati e non fatti e qualunque altra apocalittica nefandezza? Freccero le elenca tutte per concludere, o far concludere, che l'Expo non s'ha da fare.
 Gomez invece ha raccontato - più credibile - che  a Smirne, da quando la città è stata  scartata, a favore di Milano, hanno costruito una autostrada, università ed altro. E Crozza, perfino Crozza, parlando dell'EXPO, ha detto cose più dure ma più precise sull'EXPO, a proposito di alcuni progetti, messi nero su bainco, dei quali s'è persa  anche la memoria,  quando sono iniziati i lavori. Gomez e Crozza meglio di Freccero. Il quale, quando alla RAI l'hanno chiamato per affidargli 'RAI EXPO' ha preso un fugone ed ha rinunciato, sapendo che cosa sarebbe successo. Ed oggi, a meno di un mese dall'inaugurazione, le cose mi danno ragione., ha concluso l'apocalittico disintegrato.
Però...però  si può concepire un presidente del Consiglio che dopo gli ultimi  tre collassi autostradali, gestione ANAS, sta  rinchiuso a Palazzo Chigi a leggersi i fumetti e non manda a casa - sarebbe meglio in galera, dopo che si è saputo che di quelle strade o autostrade non furono fatti nennche i collaudi- i vertici? Qualche volta potrebbe distogliere l'attenzione dai fumetti preferiti, e dare un'occhiata alla TV, a quella che ogni tanto fa inchieste giornalistiche, anche sull'ANAS, che la Gabanelli ci fa fatto conoscere meglio l'altra sera, procurandoci brividi e sussulti. Mentre le autostrade collassano, lui continua a leggere fumetti. Legge fumetti Renzi? Dicono di sì, anche se poi, quando va in libreria  ne esce con un bustone di libri che mai e poi mai leggerà.
 Sulle letture del premier c'è stata una accesa polemica nei mesi corsi fra lui e Salvini, il quale in fatto di lettura manca anche di sfogliare i fumetti,  tanto cari al Matteo fiorentino.
 Per tornare all'EXPO, Freccero ha ragione solo quando sottolinea che in Italia tutto si fa sul filo dell'emergenza, si termina e completa ogni cosa due minuti dopo il tempo massimo. E' da parecchi anni che  s'era decisa l'EXPO. Noi stessi, tanto per non perdere l'abitudine ad auto compiacerci, pubblicammo (sul bimestrale Music@, edito dal Conservatorio dell'Aquila) nel lontano 2009, una serie di progetti  messi a punto da rinomati artisti italiani, destinati all'EXPO, seguendone il tema. Di quei progetti presentati per tempo, seppure non richiesti,  gli organizzatori, che hanno ben altro per la testa- come ad esempio. come fare affari - non  si sono dati  neanche la pena di leggerli, per vedere se ce ne fosse qualcuno realizzabile. Semplicemente perché - osiamo pensare - non c'era odore di mazzette ed imbrogli.
 E così, mentre Renzi è al suo ventesimo fumetto, Salvini pensa  come  farci ridere ogni giorno e Freccero dà gli ultimi ritocchi all'affresco della fine del mondo.

P.S. Dai giornali di oggi apprendiamo che il famoso Ciucci - non vogliamo ironizzare sul cognome,  del resto non potremmo farlo a causa del nostro cognome pur esso assai singolare - si è dimesso dall'ANAS, con una modica buonuscita di 1.800.000 Euro. Per la sua presidenza dell'ANAS,  ultimamente anche da pensionato, dobbiamo ringraziare prima Prodi, poi Berlusconi, e, per ultimo anche  gli altri premier: Monti Letta ed anche, buon ultimo Renzi. Siamo disposti a sopportare anche questo, a patto che mai più ciucci a comandare in ANAS. Basta.

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