lunedì 20 aprile 2015

Di Matteo Salvini e Enrico Letta.Non meravigliamoci se...

Non ci si meravigli se il Matteo padano spara idiozie, banalità e triti luoghi comuni senza senso,  a raffica, e per questo, soprattutto per questo, sale nei sondaggi di questa settimana. Il Matteo fiorentino, ed ora anche romano, vedendo su quale china si stava mettendo  l'omonimo padano, tempo fa  gli aveva suggerito di leggere qualche libro, come fa lui che i libri, intanto li compra (nelle frequenti escursioni a piedi dalle parti di Palazzo Chigi, il Matteo fiorentino entra in galleria e ne esce con un pacco di libri sotto il braccio) e l'intenzione di leggerli ce l'ha.
Il Matteo padano un libro glielo aveva sventolato sotto il naso all'omonimo fiorentino, ma era il suo libro. Lui legge solo se stesso, per leggere gli altri non ha tempo, s'è scusato. Ma quando legge se ogni giorno partecipa ad almeno una dozzina di trasmissioni,  tutti lo vogliono perché fa salire l'audience e fa fare  anche qualche risata per le idiozie che dice? Di idiozie  il Matteo padano ha  un repertorio praticamente illimitato,  raccolto pazientemente in previsione della sua carriera politica. Adesso dove trova il tempo per leggere un libro? E per capirlo?
 E non ci si meravigli, per un altro verso,  neanche della scelta di Enrico Letta, ex premier, che ha deciso di lasciare il seggio parlamentare per tornare a fare il professore, anzi il rettore della scuola di studi internazionali a Parigi. Perchè? Perchè la politica non può diventare un mestiere che si esercita a vita: lui vuol guadagnarsi da vivere facendo il mestiere che crede di saper fare: insegnare. L'impegno, anzi la passione politica quella resta. Ma non gli piace vivere della passione politica.
 Ci meravigliamo della scelta di Letta, quando a molti appare naturale, perfino ovvia. Ci meravigliamo perchè stiamo già pensando,  se mai con il suo mestiere Salvini ( quale mestiere conosce e sa fare?) potrebbe vivere, guadagnando quello che guadagna oggi dicendo idiozie e banalità, e anche stupidaggini...diciamo la verità, ogni giorno; o come potrebbe guadagnarsi da vivere la Gelmini facendo l'avvocato, lei che è andata a sostenere l'esame per l'esercizio della professione in Calabria. Ed anche la Lorenzin - dopo averle fatto sinceri auguri per la sua maternità - dove potrebbe fare il ministro con il diploma da ragioniera, se non salendo sul carro della politica? Il discorso vale anche per Casini che forse un lavoro non l'ha mai fatto nella sua vita 'di rappresentanza' o anche Fini. Il problema riguarda ed investe tutti gli schieramenti politici senza distinzione di sesso, età, censo.
 Dunque non meravigliamoci né di Salvini che dice idiozie, nè di Letta che abbandona la politica e neppure di Gelmini, Lorenzin e Razzi e Casini e Fini e il Craxi 'bobo', e tanti tanti altri che se non facessero i politici di mestiere chissà se potrebbero fare un qualunque lavoro, con il quale guadagnarsi da vivere.

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