CON
FUORTES SARÀ OPERA “FRANKESTEIN” E CONCORRENZA CON AUDITORIUM.
CHE
C’ENTRA ELTON JOHN CON L’OPERA LIRICA?. «Non possiamo che fare i
complimenti ad Eleonora Abbagnato per la sua nomina a direttrice del
corpo di ballo del Teatro dell’Opera e per il suo coraggio. È una
grande e brillante interprete e protagonista della danza
internazionale. Peccato che al Costanzi non ci sia più il corpo di
ballo, ridotto al lumicino da una politica autolesionista, e la
grande danzatrice italiana dovrà impegnarsi prima di tutto a
garantirsene uno degno della storia dell’Opera e della sua
bravura».
È
quanto dichiara il responsabile comunicazione di Fratelli d’Italia,
Federico Mollicone.
«Per
il resto stiamo assistendo ad una mutazione genetica del cartellone
operistico romano. Da tempio della lirica a location per concerti
anche pop e spettacoli, magari anche di qualità, ma che con l’Opera
non hanno nulla a che fare. In realtà, questa è la diretta
conseguenza di una scelta, quella del sindaco Marino, di mettere al
Teatro Costanzi un manager abituato ad affittare location, ma non a
produrre cultura. E Fuortes non ha fatto altro che trasferire il suo
“caravanserraglio” dall’Auditorium, da cui è stato amabilmente
cacciato, al Teatro di Roma. Avremo ora un’Opera “Frankestein”
con parti di pop, arte equestre e sperimentazione che con
l’eccellenza lirica italiana hanno poco a che fare, come ad esempio
Elton John a Caracalla. Questa non è altro che la vendetta di Carlo
Fuortes per essere stato costretto a lasciare l’Auditorium e sta
replicando qui il suo sistema di concorrenza sleale, prima con
l’organizzazione privata, ora anche con quella pubblica. Diciamo
addio all’Opera di Roma», conclude Mollicone.
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