Ci chiediamo spesso cosa si prefigga un ministro al momento in cui prende possesso del suo dicastero. Ad esempio Franceschini cosa vuole fare, di cosa vuole che si parli in futuro per gli anni in cui ha governato il Ministero dei beni e delle attività culturali, aiutato da quella brava persona che è Salvo Nastasi - nel caso specifico del Colosseo- solo con un sostegno morale, quello pratico avverrà più avanti.
Scavi e siti che vanno in rovina, musei chiusi in giorni di grande affluenza di pubblico, interventi fuori luogo a proposito di opere d'arte da mandare in giro... soprattutto di questo ci si ricorderà in futuro di Franceschini. ma anche di tutti gli altri ministri che lo hanno preceduto, e che ricordiamo noi negli ultimi vent'anni, da Rutelli a Urbani, a Buttiglione, a Bondi, a Ornaghi a Galan. Per queste disfatte soprattutto li ricorderemo, e qualcuno perchè ha messo dei beni che avrebbe dovuto custodire e proteggere nelle mani di qualche ladrone, come nel caso di Galan - che dietro consiglio di Dell'Utri, mette un ottimo ladrone di libri antichi alla Biblioteca dei Girolamini di Napoli. Il ministro si chiamava Galan, ladro anch'egli come si evince dall'inchiesta veneziana relativa al Mose.
Ma Franceschini, no, vuole essere ricordato anche per altro. Franceschini ha ben altri progetti per la testa, per i quali ha in casa un' ottima consigliera, la sua nuova consorte che presiede la Commissione cultura del Comune di Roma. Franceschini si è messo in testa di fare un gran ballo annuale al Colosseo. Solo allora gli sarà di grande aiuto la consulenza di Nastasi. E per fare ciò che, a detta del ministro, sicuramente porterà tanti soldi nelle casse dello Stato, a causa dei diritti televisivi, ha deciso di rifare, in legno (speriamo non gli venga in mente di usare il cemento armato, come è accaduto al Teatro Grande di Pompei, dove nessuno ancora è finito in galera, ma ci sono parecchi inquisiti, anche del suo ministero) la platea del grande anfiteatro che coprirà interamente i sotterranei che forse potrebbero essere addirittura protetti da tale intervento.
Con quali soldi signor ministro? Non va ogni giorno dicendo che molto ci sarebbe da fare per proteggere il nostro patrimonio e che non ha i soldi per farlo e perciò chiede aiuto ai privati, come del resto sì è messo a fare anche il suo amico Ignazio Marino- dietro consiglio sempre di sua moglie Di Biase? No, per questo intervento, per il quale i posteri parleranno di Franceschini i soldi ci sono. Ma dove li ha trovati? E perchè non li ha destinati alla protezione, o alla salvaguardia del nostro immenso patrimonio, che è uno dei motori di sviluppo e crescita del nostro paese, come anche ieri ha dichiarato il premier Renzi?
Franceschini vuole essere ricordato come il Ministro che ha riportato il Colosseo ad essere luogo di spettacolo come accadeva fino all'Ottocento. E non solo per questo, ora che ricordiamo una delle sue strabilianti recenti uscite pubbliche. Anche per aver sollecitato ministro dell'Istruzione e insegnanti a portare a scuola e far studiare i testi delle canzoni dei nostri cantautori, alla stessa maniera con cui si fanno studiare Dante, Leopardi, Pascoli Carducci o Foscolo, che si studino anche Dalla, De André, Vecchioni.
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