Cominciamo dalle notizie cattive, così ce le leviamo subito di torno. Nastasi l'ha avuta vinta al San Carlo dove ha fatto confermare dal suo ubbidiente ministro, Rosanna Purchia come sovrintendente, nonostante che la sua riconferma fosse stata avversata pubblicamente dal sindaco di Napoli, presidente della Fondazione San carlo. Nastasi l'ha sostenuta e l'ha confermata. E questa è una notizia non cattiva , ma cattivissima.
Stesso discorso all'Arena di Verona, dove nonostante l'opposizione del mondo musicale - che si era espresso anche attraverso una denuncia pubblica sui giornali - la permanenza di Girondini, con tutto il suo buco di bilancio, grande quanto la platea dell'Arena, e, diciamo anche, nonostante la grande platea dell'Arena, è stato voluto, sostenuto dal sindaco Tosi, che l'ha fatto digerire al Consiglio di Indirizzo della Fondazione, naturalmente tutta dalla sua parte, è stata avallata, ratificata da Franceschini.
All'indomani della riforma delle Fondazioni lirico-sinfoniche, con la nascita del CdI, al posto del CdA, s'era detto che d'ora in avanti, sulle nomine decideva il Ministro, che cessava di essere quindi un passacarte, agli ordini dei CdA. Falso, adesso Franceschini fa l'avallatore di decisioni altrui, come ai vecchi tempi, come sempre, salvo i casi in cui, in aperto contrasto con tutti, non lui quanto Nastasi, non imponga le sue decisioni anche al ministro, come per la Purchia.
Ristabilita e re-intronata a Napoli la Purchia, restava vuota la casella del Massimo Bellini di Catania, ente regionale, di una certa storia ed importanza, dove si sarebbe dovuta trasferire la Purchia, invitata da Bianco, sindaco.
Via la Purchia, Bianco ha assunto una decisione che porterà molti benefici. Ha chiamato alla sovrintendenza Roberto Grossi che tutti conosciamo. Direttore generale a Santa Cecilia negli anni di Berio e primi anni di Cagli, passato poi a presiedere Federculture, poi al Maxxi ed all'Accademia di belle arti, cofondatore con Abbado del Sistema delle orchestre e cori giovanili in Italia, sul modello venezuelano di Abreu...insomma uno che il mondo musicale e dello spettacolo conosce bene anche da amministratore. E' la prima volta che fa il sovrintendente, ma sicuramente farà molto meglio di altri che fanno per la prima volta i sovrintendenti, senza aver mai amministrato una fondazione prima.
Ora Grossi attende solo che la Assemblea siciliana e Crocetta diano il loro nulla osta alla sua nomina ( il teatro riceve cospicui finanziamenti dalla Regione a statuto speciale, ed ecco la ragione del nulla osta, che speriamo arrivi prestissimo, come non è nel costume della Regione siciliana quando le cose non le interessano particolarmente). Grossi ha molte idee e noi attendiamo che presto si insedi e cominci a lavorare.
La vera grande bella notizia, dopo quella della nomina di Grossi, è l'avvenuta ammissione della Orchestra e Coro 'Giuseppe Verdi' di Milano, dopo oltre vent'anni di travagli assurdi, nel gruppo delle ICO, quattordicesima. Le ICO sono le cosiddette Istituzioni Concertistico Orchestrali, delle quali l'orchestra milanese diverrà senz'altro la capofila, per qualità delle prestazioni e della programmazione ed indice - altissimo - di produttività. Speriamo solo che Nastasi che in tutti questi anni se ne è fregato della Orchestra milanese, non si vendichi ora riducendo i finanziamenti statali destinateli, in ragione e proporzione della produzione e qualità dell'attività della Verdi da tutti riconosciute ed anche lodate.
In questo caso Franceschini ha mostrato di potere, qualora lo voglia, non tener conto dei pareri, non sempre i migliori, del suo consigliere factotum.
Ma forse dopo questo faticosissimo colpo di mano e di testa, Franceschini avrà bisogno di una lunga convalescenza durante la quale lascerà le redini del Ministero nuovamente nelle mani del 'grande & grosso' direttore generale.
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